Fu un malore improvviso alla guida a determinare un anno fa, l'incidente costato la vita a Massimo Bochicchio, il broker romano accusato di aver truffato decine di vip. Con queste motivazioni la Procura di Roma ha archiviato l'inchiesta sul tragico schianto in moto del 19 giugno 2022, restano però ancora molti punti oscuri sulla vicenda.
Il giallo delle polizze vita -
Il provvedimento del pm arriva quasi in contemporanea alla scoperta di due polizze vita stipulate dallo stesso Bochicchio pochi mesi prima della morte che avevano come beneficiaria la moglie Arianna Iacomelli. In quel periodo infatti, dai conti della vittima mancavano 600 milioni di euro. Il giorno dopo l’incidente, l’uomo avrebbe dpvuto deporre in un processo, in cui era imputato per esercizio abusivo della professione finanziaria, accusato di dover restituire quella somma ai suoi clienti, tra cui Conte, El Shaarawy ed Evra. In quel periodo infatti, il broker era agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e poteva usufruire di un permesso per uscire di casa solo dalle 10 alle 12, per motivi di salute. Resta quindi il dubbio sui fondi utilizzati per coprire la stipula.
L'incidente -
La Procura esclude l'ipotesi di istigazione al suicidio affermando che si sarebbe trattato di un malore sopraggiunto mentre Massimo Bochicchio era alla guida della sua moto il 19 giugno 2022, perdendone il controllo e schiantandosi contro un muro di cinta in via Salaria 875. I testimoni raccontano che quel giorno l'uomo stava percorrendo la via in direzione Centro, si sarebbe schiantato subito dopo una svolta a destra. Il corpo era stato ritrovato carbonizzato ed era servita la consulenza di un esperto genetista per risalire all'identità di Bochicchio. Il Dna era stato confrontato con quello del fratello Tommaso. Tuttavia, la perizia tecnica svolta da un ingegnere incaricato dalla Procura, afferma che il tratto di strada sul quale il motociclista viaggiava a una velocità di 70-80 km era apparentemente tranquillo, pianeggiante, con un manto stradale in buone condizioni. Anche gli esami tossicologici non avevano rivelato l'uso di alcool o di sostanze stupefacenti.
La truffa da 600 milioni ai clienti vip -
Il broker era accusato di aver svolto servizio di investimento e gestione collettiva del risparmio nei confronti di un numero imprecisato di investitori, attraverso la società Kidman Asset Managementi Limited, a lui riconducibile. Un buco di 600 milioni di euro seicento milioni di euro, frutto di investimenti fatti da vip del mondo dello spettacolo, del calcio, dell’imprenditoria. Tra questi ci sono, tra gli altri, i calciatori Stephan El Shaarawy ed Evra, l’allenatore Antonio Conte, il procuratore sportivo Federico Pastorello. La vedova di Bochicchio, l’ex concorrente di miss Italia, Arianna Iacomelli, ha rinunciato all’eredità, evitando che il suo patrimonio possa essere oggetto di rivalsa da parte dei creditori del marito.