La rosolia è stata eliminata in Italia: la malattia non è più endemica nel Paese. L'Istituto superiore di sanità (Iss) rende noto l'annuncio della Commissione di verifica regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'eliminazione del morbillo e della rosolia nell'area europea. Sottolineando: "È un importante traguardo per il nostro Paese e mostra il valore dei vaccini nel proteggere le persone dalle malattie pericolose".
Quando una patologia è eliminata -
"Il termine eliminazione si riferisce all'interruzione della trasmissione endemica di una malattia in una determinata area geografica per un periodo di almeno dodici mesi o più", precisa l'Iss. La patologia non è quindi più costantemente presente. Tuttavia, "anche se in un determinato Paese è stata interrotta la trasmissione endemica di un infezione, esiste ancora la possibilità che questa possa essere introdotta nel Paese da altre zone geografiche dove non è stata ancora eliminata", prosegue l'Istituto.
È importante vaccinarsi -
"Finché la malattia non è eradicata, è fondamentale continuare a vaccinarsi contro la rosolia ed è particolarmente importante che le donne in età fertile sappiano se sono immuni alla rosolia prima di iniziare una gravidanza e che si sottopongano alla vaccinazione se ancora suscettibili all'infezione. Inoltre, se non vaccinata, una persona può acquisire l'infezione recandosi in Paesi dove la rosolia è ancora endemica" precisa l'Iss.
La rosolia in Italia -
Da anni nel nostro Paese, l'incidenza di questa malattia è minore di un caso per milione di abitanti e si è lavorato per molti anni per raggiungere la sua eliminazione in base ai criteri stabiliti dall'Oms. "La rosolia è la terza malattia prevenibile con la vaccinazione a essere eradicata dal nostro Paese, dopo il vaiolo e la poliomielite", fa sapere l'Istituto superiore di sanità.
Cos'è la rosolia -
La rosolia è una malattia infettiva che viene trasmessa da alcune goccioline trasportate dall'aria quando le persone infette starnutiscono o tossiscono. Si manifesta di solito con sintomi lievi, ma se contratta durante la gravidanza può portare gravi conseguenze come l'aborto spontaneo. Sebbene non esista una cura specifica per questa patologia, la si può prevenire con il vaccino.