I consigli degli specialisti

Neonati d’estate: come andare in vacanza con un bebè

I consigli della Società Italiana di Neonatologia per trascorrere ferie serene con un bimbo piccino

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Organizzare una vacanza quando in famiglia è arrivato da poco un neonato può non essere semplice, soprattutto nel caso si tratti di un primogenito e i neogenitori siano ancora inesperti e, magari, un po’ ansiosi. Per questo arrivano i consigli degli specialisti della Società Italiana di Neonatologia, i quali hanno compilato un decalogo di suggerimenti e di buone pratiche da mettere in atto quando si viaggia con un bambino di pochi mesi. 

1. Quando il piccolo può viaggiare? – In linea di massima non esiste un’età minima, ma si consiglia di solito di aspettare almeno una decina di giorni dalla nascita: in questo intervallo di tempo si stabilizzano alcune condizioni, come l’avvio dell’allattamento, il recupero del calo di peso post natale, l’eventuale comparsa di ittero neonatale, che possono richiede il supporto del pediatra di riferimento. Dopo questo periodo iniziale, se tutto procede normalmente, si può partire. 

2. Dove andare? – Non esistono luoghi consigliati o da evitare, in cui portare in vacanza un neonato, ma è bene comunque seguire alcuni accorgimenti. La montagna rappresenta un’ottima scelta, con il suo clima fresco, ma è bene restare sotto i duemila metri di altitudine e preferire i soggiorni di almeno qualche giorno per consentire al piccolo di acclimatarsi.  Sì anche al mare, a patto di evitare le uscite nelle ore più calde della giornata e l’esposizione diretta ai raggi solari: meglio dunque portare il piccolo in spiaggia nelle ore del primo mattino o verso il tramonto, e muniti di ombrellone, e. Anche la campagna è una buona opzione, nel silenzio, all’ombra e con un clima temperato. 

3. I mezzi di trasporto – Il piccolo può viaggiare in auto, a patto di garantire all’interno dell’abitacolo delle condizioni climatiche adeguate, senza abusare dell’aria condizionata, ma scegliendo per viaggiare le ore più fresche della giornata. Secondo l’Art. 172 del Codice della Strada: il neonato deve essere alloggiato nel suo “ovetto” o “navicella”, opportunamente fissati al sedile, rispettando le regole di installazione (fino ai 9 chili di peso del bambino, il seggiolino deve essere installato obbligatoriamente in senso contrario a quello di marcia). È consigliabile, inoltre, prevedere una sosta ogni due-tre ore e comunque sempre durante le poppate. Chi preferisce viaggiare in treno ha a disposizione più spazio per muoversi, per passeggiare e per collocare il passeggino. Meno adatto è invece l’aereo, più stressante per il neonato a causa delle luci, dei rumori, degli sbalzi di pressione. Non c’è comunque una controindicazione assoluta, specie nei casi in cui è il mezzo più rapido, sicuro e meno faticoso per tutta la famiglia. Durante il volo è consigliabile stimolare spesso la suzione del piccolo (anche con un succhiotto), soprattutto durante il decollo e l’atterraggio, per evitare che i cambiamenti di pressione possano causare fastidi e dolore all’orecchio. 

4. Beve abbastanza? Posso dargli dell’acqua? – Quando il neonato è nutrito solo con il latte (materno o artificiale) non ha bisogno di altro perché questo alimento soddisfa tutti i bisogni calorici e idrici che gli sono necessari. Non serve, quindi, somministrare in aggiunta acqua o altri liquidi. Nel caso in cui il piccolo sia più irrequieto, è consigliabile proporgli il seno con più frequenza del solito.  La mamma che allatta, invece, deve bere tantissima acqua.

5. Sole e calore: come proteggiamo il piccolo? -  Un bimbo molto piccolo non deve mai essere esposto direttamente ai raggi solari: questo e anche il modo migliore per prevenire scottature ed eritemi. Le creme solari vanno quindi usate solo sulle zone scoperte, preferendo le creme con filtro fisico, ovvero contenenti ossido di zinco, ad alto potere filtrante. L’uso del climatizzatore non è controindicato, ma è bene verificare l’efficienza e la pulizia dei filtri, mantenere una temperatura non troppo inferiore a quella esterna e comunque non scendere sotto i 22-23 gradi, fare attenzione a che il flusso d’aria sia indirizzato verso l’alto e mai sul bambino, conservare un certo grado di umidità e aerare spesso gli ambienti climatizzati.  

6. Che vestiti mettere in valigia? – Il bagaglio dipende, naturalmente dalla località prescelta. Il piccolo percepisce il caldo e il freddo proprio come noi (non di più e non di meno) e va coperto di conseguenza. Quando fa caldo meglio vestirlo con tessuti naturali, che lascino scoperti gli arti, con un cappellino a falda larga che gli protegga il viso. Sempre a portata di mano un giacchino di cotone per un po’ di fresco improvviso e una copertina per le ore serali. 

7. Che attività possiamo fare? -  Sì a tutte le attività all’aria aperta, come passeggiare, leggere ad alta voce, ascoltare musica dolce, il tummy time, cioè mettere il neonato a pancia in giù, esclusivamente quando è sveglio, esercizio che rafforza la muscolatura e stimola lo sviluppo motorio e sensoriale. Sono piacevoli anche alcune stimolazioni sensoriali, come far ascoltare al piccolo le voci dei genitori con il rumore delle onde o degli uccellini in sottofondo, preziose per il neonato e “semplici” da fare in ogni contesto. 

8. Proteggerlo dalle punture di insetto - La più corretta prevenzione, specie nelle ore serali, è quella offerta dalla zanzariera da applicare alla culla, al passeggino o, meglio ancora, alle finestre. È preferibile, se possibile, evitare le zone in cui sono presenti molti insetti, come località lacustri o tropicali. Sono sconsigliati i dispositivi che emanano sostanze chimiche potenzialmente tossiche e gli spray repellenti da spruzzare sulla cute. 

9. Quali farmaci portare? – I farmaci devono essere somministrati al piccolo solo su prescrizione del pediatra, il quale provvederà anche a consigliare i preparati necessari. Possiamo portare con noi della soluzione fisiologica per lavaggi nasali, le creme contro gli arrossamenti della pelle, un antipiretico (paracetamolo in gocce), da somministrare in caso di necessità sempre e solo dopo aver sentito il parere del medico. Non dimentichiamo, nel programmare le vacanze la necessità di rispettare i tempi previsti per le vaccinazioni.
 
10. Infine, per le mamme e i papà: riposatevi! – La vacanza non è solo per il neonato, ma per tutta la famiglia. Se ci sono fratellini e sorelline, la vacanza deve essere pensata anche per loro, coinvolgendoli nella cura del nuovo arrivato e ritagliando dei momenti dedicati esclusivamente a loro. Ciò di cui hanno maggiormente bisogno i nostri figli è avere accanto una mamma e un papà sereni.