L'INTERVENTO SALVAVITA

Bari, rimosso metà fegato a una bimba dopo grave incidente | Lei dedica un disegno ai medici

La piccola è sopravvissuta grazie a un delicato intervento eseguito al Policlinico del capoluogo pugliese. E ha deciso di omaggiare a suo modo chi l'ha salvata

Era arrivata al Policlinico di Bari in gravi condizioni dopo un incidente stradale, ma grazie a una delicata operazione è sopravvissuta. Protagonista una bambina di 5 anni, salvata da un intervento che le ha rimosso la metà destra del fegato: era l'unico modo per trattare le lacerazioni epatiche causate dal trauma. Per ringraziare l'équipe medica che l'ha operata, la piccola ha deciso di fare due disegni: il primo per i dottori, con un cuore rosso dentro l'altro, e il secondo per gli infermieri e le infermiere con nome e ritratto di ciascuno di loro.

L'intervento realizzato sulla bambina prende il nome di epatectomia destra. Come detto, si tratta di un procedimento chirurgico altamente specializzato che ha comportato la rimozione della metà destra del fegato. L'operazione è stata condotta dall'équipe medica del professore Francesco Tandoi, direttore dell'unità operativa di Chirurgia epatobiliare del Policlinico di Bari. L'account Instagram dell'ospedale ha condiviso i due disegni realizzati dalla bambina per medici e infermieri. "È stata dimessa in ottime condizioni cliniche. Dovrà fare controlli periodici e completare il percorso di riabilitazione - si legge -. L'intervento è andato bene grazie all'eccezionale impegno di un team medico multidisciplinare".

"Fondamentali la collaborazione e la competenza di tutti" - Sull'intervento salvavita è intervenuto anche Tandoi: "Il decorso post-operatorio è stato lungo, come spesso accade in casi complessi come questo, per la presenza anche di lesioni traumatiche al torace e al bacino. Desidero ringraziare il professore Salvatore Grasso del reparto di Rianimazione 2 del Policlinico, il professore Onofrio Caputi Jambrenghi del reparto di Endoscopia del Policlinico e il dottore Leonardo Milella del reparto di Rianimazione del Giovanni XXIII, insieme alle loro rispettive équipe, oltre che i miei colleghi e il personale infermieristico del reparto di Chirurgia epatobiliare che si è preso cura di questa piccola paziente. La collaborazione e competenza di tutti è stata fondamentale per ottenere questo importantissimo risultato".

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