Sintra: un esempio di green factory
Vicino a Novara c’è un’azienda che ha sviluppato un modo ecologico ed innovativo di gestire aria e acqua
Ormai è sotto gli occhi di tutti. Da problema temporaneo, la siccità è diventata oggi una condizione quasi permanente. Per questo è indispensabile trovare nuove soluzioni per una gestione più oculata dell’acqua, risorsa preziosa.
Abbattere gli sprechi, ridurre i consumi e riuscire ad autoprodurre risorse comporta un minor impatto ambientale e anche un risparmio sui costi di gestione. Come dimostra l’esempio portato avanti da Sintra, un’azienda che produce sistemi innovativi di trattamento dell’aria e che ha deciso di puntare anche sull’acqua. Dimostrando che innovazione tecnologica e natura possono e devono giocare insieme, una a favore dell’altra.
Per scoprire come, siamo andati a Sumo, vicino Novara. Qui Sintra ha fondato il suo ETC – Expertise & Technology Center, una vera e propria green factory. Un progetto che prevede il riutilizzo delle acque reflue e piovane depurate. Risparmio, recupero e autoproduzione di risorse: un modo virtuoso di gestire l’acqua.
La chiave di questo processo è un “biolago”, posto all’esterno della struttura. Come ci ha raccontato Sonia Zambolin, responsabile della transizione ecologica: “Nell’ETC di Sintra recuperiamo le acque piovane e le acque nere che vengono filtrate attraverso un bacino di fitodepurazione, dove si trovano delle piante dedicate, come la tifa, le carex, gli iris. Le acque vengono poi immesse dentro questo biolago che ci serve come riserva d’acqua per irrigare tutto il parco esterno e anche il parco interno. In quello esterno abbiamo delle essenze principalmente acidofile della regione, come le azalee, i rododendri, le camelie o le ortensie, e all’interno dello stabilimento abbiamo invece delle piante principalmente tropicali. Infine, l’acqua di questo biolago viene utilizzata anche per il sistema antincendio”.
Sostenibili sono anche la gestione dell’aria e del calore. In inverno lo stabilimento si riscalda infatti grazie ai tetti fotovoltaici collegati a una pompa di calore e in estate si rinfresca senza usare condizionatori. Una climatizzazione naturale possibile grazie all’altezza e all’isolamento del fabbricato, oltre alla copertura con terrazze alterne e grandi finestre.
I risultati sono più che positivi, come ci ha spiegato Marco Zambolin, presidente e fondatore di Sintra: “Il bilancio del primo anno di ETC è molto favorevole. Abbiamo raggiunto il 97% di rendimento dell’utilizzo degli impianti termici e il 99% di riutilizzo delle acque reflue”.
Un esempio concreto di come anche le industrie possano avere un basso impatto ambientale. Se una gestione sostenibile è il futuro, allora in luoghi come questo il futuro è già presente.
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