A Belgrado e in altre città della Serbia si sono svolte nuove manifestazioni antigovernative organizzate da vari partiti e movimenti di opposizione che accusano la dirigenza di alimentare una cultura dell'intolleranza e della violenza, culminata con le due stragi che, all'inizio dimaggio, hanno sconvolto l'intero Paese. Dopo il consueto raduno sulla spianata antistante il Parlamento, i dimostranti hanno percorso in corteo le strade del centro della capitale, passando davanti alla sede della tv pubblica Rts, di cui hanno contestato la dirigenza, fino a raggiungere un commissariato di polizia per esprimere solidarietà ad alcuni agenti e ispettori ritenuti onesti e corretti.