Se non si sa che Eccentrica è il nome della start-up di San Marino che ha presentato il restomod a cui stiamo dedicando questo articolo, verrebbe da pensare che, effettivamente, l’aggettivo calza a pennello per dare il nome a questa meravigliosa creazione.
Come è nata l'idea -
Nata nel 1990, la Diablo ha fatto battere il cuore di tantissimi appassionati. Tra questi c’è anche Emanuel Colombini, fondatore della Eccentrica Cars, collezionista di Lamborghini e pilota nel Super Trofeo. In questa avventura si è avvalso del sostegno e della collaborazione dello studio di design BorromeodeSilva: insieme produrranno 19 esemplari della Diablo Eccentrica, che per la prima volta si potrà ammirare da vicino al Goodwood Festival of Speed il prossimo 13 luglio, per apparire nella prestigiosa cornice della Monterey Car Week. Il prezzo della trasformazione è di circa 1,2 milioni di euro e sono necessari dai 16 ai 18 mesi per la realizzazione di ogni vettura. A questo costo bisogna chiaramente aggiungere il valore attuale di una Lamborghini Diablo originale.
Come è stata modificata fuori -
Dalla Lamborghini Diablo del 1990 è iniziato il profondo lavoro di restomod: dunque, la capostipite è stata presa come base, ma il progetto ha guardato con interesse allo stile della Diablo GTR da competizione del 1999, con motore V12 e 590 CV di potenza massima. In questo caso però, il dodici cilindri è al suo posto, ma avrà a disposizione 550 CV e 600 Nm di coppia. C’è qualche elemento mitico che non è stato preso in considerazione nel restomod, tipo i fari a scomparsa e il grosso alettone posteriore. Esternamente si notano anche soluzioni aerodinamiche evolute, come l'estrattore posteriore, le prese d'aria frontali ottimizzate e le pinne inserite nelle minigonne, ma bisogna menzionare anche elementi in titanio realizzati in stampa 3D, incluse le griglie che integrano i loghi nella struttura, che regalano al prototipo Eccentrica un tocco di vera esclusività.
Come è stato modificato l'abitacolo -
Internamente tutto è stato modernizzato, ma con uno stile che resta vintage, ad esempio risalta la strumentazione digitale con grafica stile pixel art, ma anche l’utilizzo della fibra di carbonio, che ricopre ad esempio il piantone dello sterzo, e dell’Alcantara. La plancia conserva la nota forma ad arco, ma i materiali che la compongono sono di alta qualità, mentre il guidatore impugnerà un volante a tre razze (come quello originale), ma rivisto nel design e nelle finiture. La leva del cambio manuale ha mantenuto la classica griglia, invece tra le modifiche risalta la presenza di una fessura a tutta lunghezza che ha sostituito le originali bocchette di aerazione. I sedili sono stati ridisegnati pensando un po’ di più al comfort dei passeggeri: sono stati rivestiti con pelle e Alcantara e ornati con un motivo grafico personalizzato, le cinture di sicurezza invece si trovano al centro come nella Diablo originale. Per gli amanti del suono e della musica, la Eccentrica ha un nuovo impianto audio curato dal partner tecnico Marantz.
Meccanica e prestazioni -
Sotto il vestito c’è il motore V12 di 5.7 litri con potenza di 550 CV e una coppia di 600 Nm, valori che sono stati raggiunti grazie a diverse modifiche su testate, valvole, assi a camme, aspirazione e scarico. L'aspirazione viene curata con la presenza di due airscoop sul tetto ispirati a quelli della Diablo SV, mentre lo scarico ha terminali di lega di alluminio ed è stato sviluppato in collaborazione con il partner tecnico Capristo. Una curiosità: per mettere in moto il prototipo Eccentrica bisogna girare la chiave sulla console centrale, attivare gli interruttori delle pompe di benzina e dell'impianto di iniezione e premere il pulsante di accensione, tutto in pieno stile auto da corsa. Le prestazioni prevedono una velocità massima di 335 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi. Per tenere incollata a terra la Diablo Eccentrica, l'assetto è stato impreziosito con nuovi cerchi da 19" e molle e ammortizzatori specifici, ma è stato anche ben rinforzato il telaio tubolare in acciaio. Infine, Pirelli ha sviluppato pneumatici semislick P Zero Trofeo R, mentre la Brembo un impianto frenante dedicato composto da pinze anteriori monoblocco a sei pistoncini, che hanno anche una esclusiva finitura cromatica ispirata alle competizioni degli anni 90 e dischi baffati.