rischia anche la pena di morte

Texas, il killer di migranti di El Paso condannato a 90 ergastoli

La strage, avvenuta nel 2019, è stata uno degli attacchi più gravi contro la comunità dei latinos nella storia moderna degli Stati Uniti

© ansa

Per la strage di migranti in Texas del 2019, in un centro commerciale di El Paso, il responsabile del massacro, Patrick Crusius, è stato condannato a un totale di 90 ergastoli. La sentenza di condanna per il ventiquattrenne, che nei mesi scorsi si era dichiarato colpevole, è giunta quasi quattro anni dopo che il giovane, partendo da Dallas, si era recato nella città di frontiera per uccidere con un fucile d'assalto i frequentatori ispano-americani del negozio. Crusius rischia ancora la pena di morte nel processo a livello statale che deve ancora iniziare in Texas.

La strage è stata uno degli attacchi più gravi contro la comunità dei latinos nella storia moderna degli Stati Uniti. Prima della sparatoria, Crusius aveva pubblicato diversi video online, esprimendo opinioni xenofobe e razziste nei confronti della popolazione di etnia latina.

Il ventiquattrenne si è dichiarato colpevole di tutte le accuse lo scorso febbraio, incluse quelle relative ai crimini d'odio, e rischia anche la pena di morte per i capi di imputazione avanzati nei suoi confronti a livello statale. Per quanto riguarda le accuse federali, è stato deciso un ergastolo per ognuno dei 90 capi d'accusa emessi dopo la strage, nella quale persero la vita 23 persone.

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