Test Medicina 2023, i consigli last minute per superare i quiz di luglio
Archiviata la Maturità, per molti diplomati è già tempo di affrontare le prove d'accesso per le facoltà di Medicina e Odontoiatria, al via dal 15 luglio. Luca De Simone, Tutor specializzato nella preparazione dei test d’ingresso, fornisce alcuni consigli utili per farsi trovare pronti all’appuntamento
Il momento della verità è sempre più vicino per le aspiranti matricole che sognano un futuro in camice bianco. Si sono appena chiuse le iscrizioni al Tolc Med 2023, il test d’ingresso valido per l’ammissione al corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia nonché a quello di Odontoiatria. Si tratta della seconda sessione di test prevista per il 2023, in base alla recente riforma che ha introdotto un nuovo modello di questionario, targato CISIA, che sarà erogato dai singoli atenei secondo un calendario stabilito in piena autonomia, sempre rispettando la finestra temporale indicata dal MUR - l’ultima valida per il prossimo anno accademico dopo la prima tranche di aprile - che va dal 15 al 25 luglio. Sono molte le novità della nuova prova di ammissione, a partire dalla somministrazione: il test sarà svolto in modalità computer based.
Non mancano i vantaggi per i candidati. Tra questi, come detto, la possibilità di svolgere la prova due volte l’anno e la facoltà, riservata agli studenti di quarta superiore, di tentare il test prima del diploma fino a quattro volte. Per molti, dunque, la sessione di luglio consiste di fatto in una seconda opportunità. Con i candidati che si sono cimentati anche con la prova di aprile - per inciso, si è trattato di 72.450 studenti, di cui 27.625 provenienti dalle scuole superiori - che potranno poi fare riferimento al miglior risultato raggiunto per accedere ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria.
Come funziona il nuovo Tolc Med
Ma come si struttura il nuovo questionario? Rispetto al passato, viene ridotto il numero dei quesiti e, con esso, anche il tempo a disposizione per svolgere la prova. Il test è diviso in quattro “sezioni”, da svolgere secondo i minuti stabiliti per ognuna di esse. I candidati dovranno rispondere a 7 domande di comprensione del testo in 15 minuti, a 15 quesiti di biologia in 25 minuti, a 15 quiz di chimica e fisica in 25 minuti e a 13 domande di matematica e ragionamento logico in 25 minuti.
I 10 consigli last minute del Tutor per i Tolc Med di Luglio
Ormai ci siamo, manca poco più di una settimana al grande giorno e in questa fase il ripasso può rivelarsi decisivo per accrescere le proprie possibilità di riuscita. Fondamentale, a tal proposito, è mettere a fuoco tutti i punti nodali per la preparazione della prova, anche attraverso i consigli di chi ha più esperienza. Proprio per questo Skuola.net ha intervistato Luca De Simone, Tutor della piattaforma di lezioni private Ripetizioni.it, specializzato nella preparazione dei test d’ingresso. Ricavando i 10 consigli utili per farsi trovare pronti al cospetto del Tolc Med di luglio.
Nuovo test d’ingresso: accumulare quanti più punti possibile
Come anticipato, il nuovo test di Medicina porta con sé importanti modifiche. Mettendo da parte la nuova modalità di svolgimento - che il Tutor ritiene meno influente rispetto alle altre novità - è il nuovo questionario a spingerlo a una riflessione: c’è una disciplina a cui dare maggior priorità nello studio? “Si può scegliere di avere dei cavalli di battaglia come si può scegliere di tentare il tutto per tutto, ma appunto la scelta della "strategia" va adeguata in base al candidato, alla sua attitudine e alla sua preparazione. Il mio invito è di trovare quella più adatta a sé", spiega De Simone, che tiene a sottolineare un dato di fatto: “l'obiettivo in questo test non è ottenere la perfezione, ma accumulare quanti più punti possibile”.
Gestione del tempo, la divisione in “sezioni” è un vantaggio
Ciò che appare evidente, rispetto al passato, è l’importanza del fattore tempo. In questo senso, qual è il miglior modo di gestire i 90 minuti a disposizione per lo svolgimento della prova? Perché è vero che i quesiti sono diminuiti ma è altrettanto vero che la definizione dei minuti per ogni materia consiste in una sorta di imposizione, che limita la gestione del tempo da parte dello studente. “Diciamo che la divisione in "compartimenti stagni" ti dà già un'idea di quanto dovrai dedicare a ogni singola materia. Il mio consiglio è però di sfruttare il lato positivo di questa nuova modalità. Questa divisione netta tra le varie materie permette di restare più concentrati, mentre in passato è purtroppo capitato a molti candidati di perdersi in quel mare di domande a cui rispondere in relativamente poco tempo”, afferma il Tutor.
L’appuntamento si avvicina: pianifica e confrontati
Nell’imminenza della prova l’unica arma in mano agli studenti è l’organizzazione del proprio lavoro. Una suddivisione quotidiana del carico di studi può aiutare a fare chiarezza e a tenere in ordine i concetti assimilati: “Per "buona organizzazione" - sottolinea De Simone - intendo una attenta e quotidiana pianificazione che bilanci ogni aspetto della vita di un ragazzo e di una ragazza di quell'età. Studiate tanto ed impegnatevi ma non trascurate amicizie, affetti, interessi ed hobby. Ciò aiuta a mantenere un equilibrio, fondamentale per riuscire ad avere uno studio costante e proficuo. Fidatevi!”.
Si possono, poi, aggiungere alcune accortezze, come un ripasso in compagnia. In questo caso il Tutor specifica che ogni studente ha i propri tempi e i propri punti di forza, per cui la facoltà di studiare insieme ai colleghi deve rispondere all’attitudine dello studente. Anche se, chiaramente, “un confronto esterno può essere davvero utile in molti casi”. Ma anche il supporto di un Tutor specializzato può rivelarsi una strada vincente: “Un esperto del settore, oltre che nell'aiuto nello studio nel senso più puro, può essere la spalla su cui contare nell'abbattere dei muri invisibili ma molto resistenti”.
Ripasso last minute sì, ma senza esagerare
Allo stesso modo, il ripasso last minute è basilare. Perlomeno per colmare le lacune e sciogliere tutti i dubbi circa gli argomenti della prova. Anche in questo caso però la tabella di marcia varia da studente a studente: “Se effettivamente da una tua analisi introspettiva dovessi ritenere di avere delle concrete lacune è cosa buona e giusta colmarle, con un ripasso veloce, almeno dei punti principali, senza andare troppo nel dettaglio, così da evitare la saturazione”. In questo frangente bisogna però tenere conto anche degli sforzi fatti. A tal proposito il Tutor ci rivela un consiglio pratico: “Avete studiato tanto e vi siete impegnati ancora di più, state andando benissimo così. Non mollate la presa negli ultimi giorni, ma concedetevi anche le giuste distrazioni”.
Mantenere i nervi saldi
Entrando più nel dettaglio di ciò che attende le future matricole, è bene focalizzarsi anche sugli eventuali passi falsi. Evitarli è importante ma, ancora prima, è necessario sapere quali sono le criticità che si celano dietro la prova. Luca De Simone non ha dubbi: “Un errore molto comune è quello di pretendere da sé stessi di sapere immediatamente la risposta corretta, andando poi in ansia quando non si sa. Ci sono vari modi di arrivarci, come ad esempio la tecnica dell'esclusione, oppure ragionandoci un attimo su”. Farsi fagocitare da paure e dubbi, quando si è davanti alle difficoltà, è insomma l’errore fondamentale che può compromettere il proprio problem solving. Mantenere i nervi saldi invece è il primo passo per la riuscita della prova.
Dubbi sulle risposte? Ecco quando vale la pena tentare
Altra situazione molto comune è quella di ritrovarsi davanti a un quesito di dubbia risposta. Vista la penalità assegnata alle risposte errate, questo scenario è da non sottovalutare. Il consiglio del Tutor in questo caso è: “Se sei sicuro al 90% della risposta che stai dando, direi che effettivamente vale la pena tentare. Ma anche qui, è una decisione da lasciare allo studente, nel momento in cui si trova a doverla prendere. Seguite la strada maestra, quella vostra!”.
Allenati con i test precedenti per evitare i trabocchetti
Non è raro che il test di medicina riservi delle sorprese ai candidati. Trabocchetti e domande killer sono dietro l’angolo, lo conferma lo stesso docente. Cosa fare in questi casi e come comportarsi? “So benissimo che sto per dare una risposta banale, ma ci sono soltanto due modi per riconoscere i trabocchetti. Il primo è quello di allenarsi con i test degli anni precedenti, in modo che al giorno del concorso si arriva già consapevoli. E durante la verifica effettiva, per quanto possibile, mantenere i nervi saldi. I trabocchetti si nutrono dell'ansia e della fretta”, afferma il Tutor di Ripetizioni.it.
La migliore strategia per i ragazzi delle superiori
Come sappiamo, i ragazzi di quarta superiore avranno addirittura fino a 4 tentativi per accedere al corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Un’opportunità davvero irripetibile, che potrebbe far guadagnare l’ammissione al corso di laurea ancora prima del diploma. Il rovescio della medaglia impone però una riflessione per non sprecare questo vantaggio: “Ovviamente invito i ragazzi di quarta superiore a tentare se si è davvero convinti, ma di limitare la pressione su sé stessi, visto che avranno sicuramente tempo più avanti”, spiega Luca De Simone.
Sfruttare la seconda chance
E poi ci sono quelli che hanno svolto la prova anche ad aprile. Per loro si tratta della classica “seconda occasione”, che va sfruttata nel migliore dei modi. In questo senso, per il Tutor, “ lo sfruttamento del secondo tentativo deve avere più una valenza mentale che strettamente didattica. Mi spiego meglio. Avendo già fatto un tentativo, la cosa migliore su cui concentrarsi è rendersi consapevoli di avere un'altra chance e usarla per diminuire il più possibile ansia e tensione in sede di test. Sono perfettamente conscio che non è per nulla semplice, ma dopotutto è un requisito molto importante per la carriera universitaria futura”.
È la “prima volta”? Non sentirti in difetto
Ma, ovviamente, non mancano i debuttanti: studentesse e studenti impegnati nel primo test d’ingresso universitario della loro carriera. Quelli che hanno puntato il tutto e per tutto sul Tolc di luglio, “saltando” la prima sessione. Come può ottimizzare le sue chance chi prova il Tolc Med per la prima volta? “A conti fatti l'unico modo per massimizzare le proprie chance è quello di ottenere il punteggio migliore possibile, ma dire che ciò è risaputo è usare un eufemismo. L'unico consiglio che mi viene da dare è quello di non sentirsi in difetto rispetto a chi ha già affrontato il test ad aprile. Non c'è assolutamente nulla di male nel fare un solo tentativo, sono sicurissimo che ci sono stati dei validissimi motivi per questo e non bisogna farsi influenzare negativamente dalla cosa. Un buon punteggio è valido indipendentemente dal numero di tentativi effettuati”, conclude il Tutor di Ripetizioni.it.
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