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Coppia: meglio dirsi tutto o avere qualche segreto?

La sincerità assoluta nella vita a due non è sempre una buona idea: scopri perché

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Conservare qualche segreto solo per sé fa bene o fa male alla vita della coppia? La risposta non è semplice: ovviamente dipende dalla natura di ciò che vogliamo tenere nascosto al partner e da come è costruita la relazione. Il fatto di mantenere una sfera personale all’interno di una relazione è sano e necessario, a patto che non sia il segno di mancanza di fiducia nel proprio compagno. E se ci siamo macchiati di qualche colpa nei suoi confronti, non sempre è meglio confessarlo.  

QUESTIONE DI FIDUCIA – La stima e la fiducia reciproca sono il pilastro su cui si regge una relazione. Nell’ambito di un rapporto sano, però, non è indispensabile condividere proprio tutto: esattamente come ciascuno conserva i propri spazi e interessi, così è normale che esista una sfera di pensieri, sogni e aspirazioni che appartengono al nucleo più intimo della persona. Questo spazio individuale è del tutto lecito e non ha nulla a che fare con la confidenza e l’amore che si nutre nei confronti del compagno: se una sera non ci sentiamo di condividere qualche aspetto della nostra giornata (ad esempio la collera per una lite con il collega, la soddisfazione per una buona performance o un incontro che ci ha sorpresi), possiamo tacere senza doverci sentire in colpa. Naturalmente vale il reciproco se a tacere è il partner: dobbiamo rispettare il suo silenzio senza offenderci e senza preoccuparcene troppo. Se però i segreti diventano numerosi e scopriamo di non aver più desiderio di confidarci con lui (o lui con noi) come facevamo in passato, vale la pena affrontare l’argomento: forse è il caso di capire se c’è qualcosa che non funziona nel rapporto o se, magari, uno dei due ha delle preoccupazioni che tiene per sé per non allarmare il compagno: in questo caso, il dialogo può essere utile e liberatorio per entrambi. 

I SEGRETI CHE FANNO BENE – A volte può essere utile conservare un proprio lato misterioso, almeno su certi aspetti. Il passato che abbiamo vissuto prima di conoscere il nostro lui, ad esempio, è qualcosa che ci appartiene e che possiamo aver desiderio di tenere per noi.  Oppure potremmo avere pensieri, fantasie o il ricordo di errori commessi sui quali desideriamo mantenere il riserbo. Per costruire una relazione sana non è affatto indispensabile dirsi tutto: ciascuno deve valutare di volta in volta ciò che è bene rivelare e che cosa invece tenere per sé. Se poi la relazione è contorta, come a volte accade, è ancora più necessario valutare quanto è il caso di rivelare: a volte, conservare un segreto, può essere un segno di oculatezza e di maturità. 

QUANDO È MEGLIO LA SINCERITÀ – La fiducia reciproca è, lo abbiamo detto, il fondamento più importante di una relazione. Se è lecito conservare uno spazio personale di intimità, il partner ha diritto di essere informato sui fatti fondamentali che coinvolgono la coppia. Alcuni aspetti, specie quelli che riguardano le scelte importanti e il proprio sistema di valori, devono essere noti e condivisi fin dall’inizio, perché sono gli elementi su cui si costruisce la vita quotidiana. Se questo patrimonio valoriale è condiviso dai partner, la relazione sarà più semplice da edificare: in caso contrario sarà necessaria una contrattazione e accettare alcuni compromessi. In ogni caso è opportuno saperlo allo sbocciare del sentimento perché ciascuno deve essere libero di tirarsi indietro: meglio farlo dopo poche settimane piuttosto che dopo molti mesi. Al contrario, non è necessario mostrarsi senza veli fin dal primo appuntamento: il corteggiamento segue regole proprie e può essere opportuno concedersi un po’ di tempo prima di condividere certi aspetti di noi stessi che possono sembrare “scomodi”. Quando poi scegliamo di rivelare qualcosa che avevamo tenuto nascosto fino a quel momento, scegliamo con cura il modo e il luogo: entrambi dobbiamo essere sereni, ben disposti e trovarci in un luogo tranquillo. Affrontiamo la questione senza giri di parole, ma con gentilezza e serenità, preparandoci ad affrontare la reazione del partner e a rispondere alle sue inevitabili domande. 

PROIBITO “LIBERARSI LA COSCIENZA” – È invece molto meglio mantenere il silenzio quando desideriamo solo “vuotare il sacco” e liberarci la coscienza, magari ottenendo pure il perdono del compagno. Inutile dire che in questo caso la rivelazione del segreto non è un gesto di sincerità, ma solo un modo per scaricare le responsabilità, pur sapendo che il segreto causerà dolore e probabilmente innescherà una fase di litigi e di turbolenza nel rapporto. Meglio tenere la bocca cucita e fare di tutto perché il segreto resti tale, sopportando l’inevitabile senso di colpa.

QUANDO SI LITIGA – Anche nel corso di un confronto burrascoso non è sempre il caso di esternare tutto ciò che si prova e si pensa. Anzi: quando siamo in preda alla collera si finisce per parlare sempre troppo, esprimendo senza filtri sensazioni ed emozioni dettate solo dall’impulso momentaneo. Per litigare in modo costruttivo occorre mantenere una certa distanza e controllo di sé, limitando la contesa al singolo argomento sul tappeto in quel momento e distinguere le questioni davvero importanti da quelle su cui è meglio lasciar correre. 


 

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