massima attenzione

Scontri in Francia, è allerta anche in Italia e nel resto dell'Europa | Si teme un effetto contagio

Tafferugli, auto incendiate e atti di vandalismo in Belgio e in Svizzera, a Losanna

© Ansa

La situazione della Francia, con scontri per l'uccisione del diciassettenne Nahel da parte di un poliziotto, è sotto osservazione da parte degli apparati di sicurezza italiani preoccupati di un possibile effetto "contagio". Dal governo si sottolinea l'importanza di una gestione attenta dei flussi migratori e del contrasto netto al degrado per evitare che le periferie diventino fuori controllo. La protesta nelle banlieue francese, che desta preoccupazione anche nel resto d'Europa, è arrivata infatti alla vicina Bruxelles e alla più lontana Losanna, dove centinaia di adolescenti manifestano da giorni.

Per il vicepremier Matteo Salvini è il "risultato di anni di errori e follie ideologiche in tema di immigrazione, soprattutto islamica, di permissivismo giudiziario, di banlieue in mano alla criminalità, di tolleranza verso comportamenti inaccettabili. Scene e scenari intollerabili in un Paese occidentale, nel cuore della società europea".

Anarchici italiani -

  La rivolta francese sta agitando le acque anche negli ambienti anarchici e antagonisti italiani. Sabato a Torino nel corso del corteo promosso dal centro sociale Gabrio contro i Cpr e le politiche sull'immigrazione sono stati urlati slogan di solidarietà "ai compagni che stanno manifestando in Francia" ed è stato esposto uno striscione: "La polizia uccide, vendetta per Nahel". Su uno dei siti di riferimento dell'area antagonista è apparso un editoriale che definisce "gli omicidi a sangue freddo di giovani ragazzi delle banlieue, come Nahel, la punta di diamante di un sistema consolidato di dominio - seppure ad intensità diverse - che ci sembra avere le stesse radici e gli stessi dispositivi quotidiani dei sobborghi di Ferguson, delle banlieue parigine come Nanterre e le periferie delle metropoli italiane. La polizia occidentale, così come il carcere, sembra stiano assumendo sempre di più un ruolo sostitutivo del welfare statale e in queste vesti si rivela sempre più violenta".

La nostra intelligence monitora siti -

  Forze di polizia ed intelligence monitorano quello che si muove sulla Rete e non solo in termini di tentativi di importare la rivolta. Repressione delle forze di polizia e condizioni dei migranti sono tra i cavalli di battaglia dell'area antagonista. C'è comunque da considerare la particolarità della Francia, Paese che per il suo passato coloniale, ha una massa di giovani di seconda e terza generazione di gran lunga superiore all'Italia. 

Le periferie sono comunque anche nel nostro Paese una criticità. Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi ha sempre definito "una priorità" la sicurezza delle città. Incontri sono stati fatti con sindaci di Roma, Milano e Napoli e, in seguito, anche con quelli dei maggiori centri per definire un pacchetto si misure per contrastare il degrado, l’illegalità e la criminalità.

La protesta francese arriva in Belgio e in Svizzera -

  Le violenze esplose nelle banlieue francesi sono arrivate anche nel resto d'Europa: da Bruxelles a Losanna. Nella notte tra giovedì e venerdì disordini si sono registrati nella zona sud del centro di Bruxelles, tra la Gare du Midi e il quartiere di Anneessens. Tafferugli, auto incendiate e atti di vandalismo hanno portato la polizia federale a intervenire con una mobilitazione massiccia terminata con quasi un centinaio di fermi, disposti per la gran parte nei confronti di minorenni.

Poi lo scenario si è ripresentato nel corso del fine settimana, a place Louise, nei pressi del Palais de Justice e Place de la Republique française a Liegi. Oltre centosessanta alla fine le misure amministrative di fermo disposte dagli agenti nel giro di pochi giorni.

In Svizzera Losanna centinaia di giovani si sono dati appuntamento nel quartiere Flon, mettendo in scena violenze urbane, saccheggi e scontri con le forze di polizia giunte sul posto in assetto anti-sommossa. 

Ti potrebbe interessare