Omicidio Primavalle, la madre di Michelle Causo: l'ultima sera era preoccupata e piangeva
Daniela Bertoneri: "Penso che era tutto premeditato. Lui l’ha chiamata al telefono due volte mercoledì, il giorno in cui è morta. E non l'ha trucidata per un debito di pochi euro". Il padre della ragazza: "Senza lo Stato c'è la giustizia della strada"
Michelle Causo non è morta per un debito di pochi euro. Lo dice Daniela Bertoneri, la mamma di Michelle, uccisa a Primavalle da un 17enne a coltellate. "Mia figlia lavoricchiava, durante il giorno assisteva i bimbi in piscina, i soldi li aveva. I carabinieri nella sua cameretta hanno trovato 90 euro, li aveva messi da parte, perciò questa storia del debito è una stupidaggine". "Penso che era tutto premeditato. Lui l’ha chiamata al telefono due volte mercoledì, il giorno in cui è morta", aggiunge. E il padre: "Senza lo Stato c'è la giustizia della strada. Perdono? Certe cose non passano".
"Forse mia figlia Michelle - prosegue in una intervista al Corriere della Sera - aveva scoperto qualcosa di losco, quel ragazzo metteva in giro sui social dei video di ragazzine, magari mia figlia voleva proteggere una sua amica da un possibile ricatto. Oppure forse si era invaghito di lei e davanti a un rifiuto l’ha uccisa".
"Con quel ragazzo ci ho parlato alcune volte, mi sembrava a posto, anche se diceva di non voler studiare e poi aveva sempre quel ciuffo sugli occhi che non mi piaceva. Adesso penso che possa avere davvero un lato oscuro, un’anima nera che non conoscevamo". "L’ultima sera mia figlia piangeva, sembrava preoccupata. E ora mi chiedo perché. L'altro giorno insieme a lei siamo morti tutti: io, mio marito, il nonno e il fratellino".
Il padre della ragazzina: "Senza lo Stato c'è la giustizia della strada" -
"Lo Stato deve fare giustizia, altrimenti c'è la giustizia della strada - afferma il padre di Michelle -. Perdono? Non esiste perdono per una roba del genere, lo considererei solo se mi portassero indietro mia figlia. Certe cose non passano, io non vivo più".
Le due telefonate del killer -
Gli inquirenti cercano informazioni anche in alcuni cellulari che vengono ora analizzati dalla polizia per estrapolare i messaggi che contengono le piattaforme più utilizzate dai giovanissimi. Su TikTok, Instagram, ma anche Telegram e altri canali a cancellazione rapida. Si ipotizza che la ragazza sia stata invitata a casa dal suo omicida, probabilmente dopo due telefonate del ragazzo che l’avrebbe esortata ad andare da lui. Inoltre O.D.S. il giorno dell’uccisione di Michelle, sarebbe stato sotto effetto di stupefacenti, forse anche di allucinogeni. In casa sarebbero stati trovati stupefacenti e un piccolo laboratorio artigianale per produrre droga sintentica.
Convalidato il fermo del 17enne -
È stato convalidato il fermo del 17enne accusato di aver ucciso Michelle. Il giovane, che deve rispondere di omicidio volontario, è stato portato nel carcere minorile di Casal del Marmo dopo l'interrogatorio durato quattro ore davanti al gip. Dalle sue dichiarazioni potrebbero essere emersi elementi per fare luce su diversi aspetti ancora poco chiari della vicenda, tra cui il movente dell'omicidio.