Wall Street premia i green
Gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra e per riutilizzare i materiali stanno rendendo più redditizio estrarre energia dalle discariche setacciando i rifiuti per trovare i prodotti di punta della green economy, come i flaconi di detersivo e le scatole di cartone
In un mondo dove la sostenibilità è ormai imperativo categorico e i consumi aumentano, esiste un anello di congiunzione destinato a diventare oro dalla cenere o sarebbe meglio dire oro dall'immondizia. Stiamo parlando della gestione dei rifiuti.
Negli Stati Uniti la spinta ecologica impressa da Casa Bianca e governi federali sta trasformando la spazzatura in un tesoro e le quotazioni a Wall Street delle aziende direttamente coinvolte ne sono dimostrazione plastica.
Le azioni di Waste Management e Republic Services, due degli operatori più importanti degli Stati Uniti, hanno raggiunto i massimi da quando il Presidente Biden ha firmato la legge sul clima, le tasse e la sanità lo scorso agosto. Oggi capitalizzano rispettivamente 60 e 40 miliardi di dollari. Nel 2016 valevano in Borsa il 70% in meno. Gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra e per riutilizzare i materiali stanno rendendo più redditizio estrarre energia dalle discariche setacciando i rifiuti per trovare i prodotti di punta della green economy, come i flaconi di detersivo e le scatole di cartone.
WM e Republic stanno costruendo impianti per isolare il metano dai fumi emessi dai rifiuti in decomposizione e immetterlo nella rete del gas naturale per essere bruciato in centrali elettriche, forni e cucine. Stanno inoltre dotando gli impianti di riciclaggio dell'automazione più avanzata per selezionare e trattare meglio i materiali per le aziende produttrici di beni di consumo che sono sotto pressione per tenere i loro imballaggi fuori dalle discariche e dall'oceano.
I proprietari delle discariche prevedono centinaia di milioni di dollari di profitti aggiuntivi grazie all'aumento della domanda di materiali riciclati e agli incentivi fiscali per ricavare energia dalle emissioni che altrimenti si disperderebbero nell'atmosfera in forma nociva. Ma l'economia del riciclo non è un business solo per gli azionisti. L'ultimo studio dell'agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente, datato 2020, ha rilevato che in un solo anno, le attività direttamente connesse hanno occupato 681.000 lavoratori, distribuito 37,8 miliardi di dollari di stipendi e generato 5,5 miliardi di entrate fiscali.
Ciò equivale a 1,17 posti di lavoro per 1.000 tonnellate di materiali riciclati e $ 65,23 di salari e $ 9,42 di entrate fiscali per ogni tonnellata di materiali riciclati. Un business con ricadute positive a tutti i livelli, non solo l'ambiente.
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