Ad Asti, una quindicina di studenti del corso di Perito Agrario per adulti del Cpia (Centro Provinciale Istruzione Adulti) ha conseguito la maturità al posto di un compagno, Pasquale De Filippo, scomparso a 56 anni. L'uomo si era iscritto nuovamente a scuola nel settembre 2020 col sogno di diplomarsi ma non ci è riuscito a causa di una grave malattia che lo ha portato alla morte il 19 gennaio 2022. I compagni hanno quindi sostenuto l’orale al suo posto davanti alla commissione d’esame ottenendo un diploma ad honorem per De Filippo.
Durante l'esame, gli studenti - come riporta News prima - hanno descritto Pasquale, rendendo omaggio a lui e alla sua famiglia e raccontando la sua vita e i suoi desideri. "Glielo abbiamo promesso alla veglia funebre e ora siamo qua per mantenere la parola data", ha dichiarato a La Stampa una compagna, Giulia Bianco, durante la cerimonia, in cui è stato lasciato un banco vuoto per Pasquale davanti alla commissione.
"Fino all'ultimo ha sempre voluto prendere il diploma, ma Lino, così come lo chiamavamo noi amici, non si sarebbe fermato lì, perché il suo desiderio era di continuare e fare ricerca anche nell'ambito dell'ecologia. Era molto preparato su temi come amianto e fanghi industriali gettati nei campi" è il commento di un suo compagno, Paolo Cianalino, come riporta il Quotidiano Piemontese.
"Aveva già avuto la malattia, sembrava essere andata via ma invece è tornata per portarlo con sé", ha invece detto una delle sue insegnanti, Piera Medico, come riporta La Stampa. E infatti la malattia era ricomparsa nel 2021 per poi portarlo alla morte nel 2022.
"Mi piacerebbe appendere sulla parete il tuo diploma: lo chiederò alla scuola. Mi piacerebbe poi appendere un piccolo quadro con su scritto: "Qui sedeva Lino, uno studente che si diede la possibilità di tornare a studiare, ci credeva. La vita sa essere a volte crudele e ha interrotto il suo sogno di vivere, di diplomarsi. Ma Pasquale non si è arreso e ha vissuto in tutti i suoi compagni che hanno preso il diploma grazie al suo esempio", ha infine scritto su Facebook Mario Malandrone, insegnante del Cpia e consigliere comunale.