Dopo che una copia del Corano è stata bruciata a Stoccolma, il Marocco ha richiamato il suo ambasciatore in Svezia e ha condannato il gesto come "offensivo e irresponsabile". A dare fuoco al testo sacro è stato un iracheno di 37 anni fuggito dal suo Paese. "Il governo svedese, ancora una volta, ha autorizzato una manifestazione durante la quale è stato bruciato il Corano davanti a una moschea di Stoccolma", si è rammaricato il ministero degli Esteri marocchino.