Sull'incidente di Casal Palocco (Roma), costato la vita al piccolo Manuel Proietti, è stata resa nota l'ordinanza con cui il gip ha disposto i domiciliari per lo youtuber Matteo Di Pietro. "La velocità eccessiva della Lamborghini e la violenza dell'impatto contro la Smart sono avvalorate dall'assenza di tracce di frenata prima dello stesso, e dalla presenza invece di segni di scarrocciamento dopo la collisione, impresse dalla Smart per metri 21,70", si legge.
L'accusa - Intanto Matteo Di Pietro, il ventenne che era alla guida del Suv Lamborghini che ha provocato l'incidente, era stato sentito dagli inquirenti. Accusato di omicidio stradale aggravato dalla velocità a cui viaggiava l'auto che, secondo quanto scrive il giudice per indagini preliminari, aveva raggiunto i 124 chilometri all'ora, il giovane si è difeso: "Sono distrutto e addolorato per quanto è accaduto", ha detto.
La velocità - Gli amici di Pietro, il gruppo di youtuber di The Borderline, già il giorno prima della tragedia gli avevano chiesto di "andare più piano con la Lamborghini". Proprio parlando al gip della velocità, Matteo ha dato una versione differente: "Non andavo ai 124 km/h, ma ai 65. Sono pentito e prego ogni giorno per questo bambino. Potessi tornare indietro lo farei, ma non è possibile", ha spiegato. Su questo punto si era espressa anche Gaia Nota, la supertestimone che era a bordo della Lamborghini: "Matteo non andava sicuramente a 40 km orari ma nemmeno eccessivamente veloce, e una volta che aveva visto la Smart, ha provato a frenare", ha raccontato.