Everest: discarica ad alta quota
Tende, bombole d’ossigeno e tanto altro: il fascino della scalata della montagna più alta del mondo distrutto da una valanga di rifiuti
Le autorità nepalesi hanno comunicato di aver raccolto 13 tonnellate di rifiuti lungo il percorso verso la cima dell’Everest solo nei primi mesi del 2023.
Nonostante lo sforzo del governo, a ridosso della montagna più alta del mondo resterebbe ancora una tonnellata di rifiuti di ogni genere, stando al racconto un alpinista nepalese noto come Tenzi Sherpa, che ha denunciato lo stato in cui vengono i campi dagli scalatori non appena compiuta la salita dell’Everest.
Il più colpito da questa valanga di rifiuti è il Campo IV. Per terra restano tende abbandonate, scarponi, bombole d’ossigeno vuote. Una quantità di oggetti impossibile da spostare, per Tenzi Sherpa e i suoi volontari. Per questo motivo la richiesta è quella di norme più severe per le compagnie che organizzano spedizioni sul versante nepalese dell’Himalaya, che in certi periodi dell’anno è congestionato più della riviera romagnola ad agosto.
Pensate che fino al 2016 la media annuale di visitatori della regione dell’Everest era di 30mila unità. Oggi la quota ha raggiunto le 60mila. Un numero che sta mettendo a rischio la sostenibilità ambientale del territorio.
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