A Cassano Spinola (Alessandria) si è mosso anche il sindaco. "Se i fatti fossero confermati, non ci piacciono" ha detto Alessandro Busseri nelle scorse ore. I fatti in questione sono i pugni e i calci rifilati a un quindicenne al termine della sua festa di compleanno. Ad aggredirlo gli stessi invitati al party in una sorta di rito di iniziazione conosciuto come "lo scaricone", finito puntualmente sui social. Il rito ha però mandato in prognosi riservata il festeggiato. A denunciare l'episodio la madre del ragazzo, con una foto al quotidiano "La Stampa".
I fatti -
La vicenda risale a domenica, quando il ragazzo, appena finiti i festeggiamenti per il suo quindicesimo compleanno in un locale di Cassano, viene preso a calci e pugni dagli amici. Si tratta di un rito d'iniziazione piuttosto comune secondo i ragazzi, che ha però lasciato il minorenne in gravi condizioni, a causa di alcune lesioni interne, tra cui una alla milza. Il video del pestaggio sarebbe poi finito sui social e quindi anche nelle mani della famiglia.
Cos’è il gioco dello scaricone - Una tradizione che sembra essere piuttosto diffusa in zona: "Alla fine del pranzo o della cena tutti insieme allegramente saltano addosso al festeggiato, colpendolo con pugni e schiaffi ma senza fare forte. Di solito - ammettono due ragazzini al quotidiano torinese - lo scaricone si fa al diciottesimo compleanno ma qualche volta anche in altre occasioni. Non pensiamo si faccia solo qui a Cassano". Il 15enne non si è voluto recare in ospedale, nascondendo la cosa alla famiglia, ma dopo alcuni giorni passati tra i dolori, la vicenda è venuta allo scoperto. Dopo essersi recato al pronto soccorso, il ragazzo è ricoverato in prognosi riservata, mentre i dottori stanno valutando la possibilità di intervenire chirurgicamente.
"Abbiamo appreso solo da voci di quanto sarebbe accaduto – commenta l’assessore Beatrice Merlano – ma faremo piena luce su questo increscioso episodio. Non conosco personalmente la madre del ragazzo ma sicuramente come amministrazione comunale cercheremo di entrare in contatto con la famiglia per sincerarci delle condizioni del ragazzo. Sono episodi da condannare in modo assoluto e certamente ci muoveremo affinché non si verifichino più".