Condannato all'ergastolo

Morto d'infarto in carcere Denny Pruscino: nel 2011 uccise il figlio

L'uomo è deceduto nel carcere di Padova dopo una partita di calcetto con altri detenuti. Assieme alla moglie venne dichiarato colpevole dell'uccisione del piccolo Jason

© ansa

Aveva appena finito di giocare a calcetto con altri detenuti, quando è stato colto da un infarto che non gli ha lasciato scampo, nonostante il ricovero in ospedale. È morto così Denny Pruscino, 42 anni, condannato all'ergastolo nel 2014 per aver ucciso, assieme alla compagna, il piccolo Jason, che aveva appena due mesi. L'uomo stava scontando la pena nel carcere Due Palazzi di Padova, quando è stato colpito dal malore. 

I fatti del 2011 -

I fatti del 2011      La vicenda aveva scosso l'opinione pubblica per l'estrema violenza dei fatti. Tra il 23 e il 24 giugno del 2011, a Folignano, Jason (nato da una redazione precedente della madre) sarebbe stato preso e scagliato più volte contro il divano dall'uomo, che non avrebbe sopportato il continuo pianto del piccolo. Il corpo del bambino non è mai stato ritrovato, ma Denny e la moglie Katia Reginella sono stati arrestati anche grazie alle intercettazioni ambientali, in cui i due avevano commentato: "Finalmente ce ne siamo sbarazzati, siamo davvero due menti criminali". La donna, poi, aveva aggiunto: "Adesso io scrivo una lettera in cui fingo di ammazzarmi e invece scappo in Svizzera". 

Violenze anche sugli altri due figli -

Violenze anche sugli altri due figli Per entrambi i coniugi il pubblico ministero aveva chiesto l'ergastolo. La Corte ha invece riconosciuto a Katia Reginella, affetta da parziale vizio di mente, le attenuanti generiche, con l'esclusione delle aggravanti. La coppia era già nota ai Servizi Sociali e i due figli precedenti erano stati dati in adozione dal Tribunale dei Minori a causa dei maltrattamenti subiti, che avevano lasciato gravi menomazioni ai bambini.
 

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