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Ue rivede il bilancio: 50 mld per Kiev, 15 per i migranti | Sicurezza economica, Borrell: "Non è una mossa protezionista"

Litio, von der Leyen: "Saggio diversificare verso Cile e Argentina". Sui migranti "mettere in campo azioni concrete come in Tunisia. Avanti con la solidarietà tra i Paesi membri"

Ansa

Il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha annunciato la proposta per una revisione del bilancio pluriennale. "Noi siamo in un contesto completamente differente rispetto al 2020 e queste crisi hanno avuto una ripercussione sul nostro bilancio, ne abbiamo esaurito la flessibilità. Abbiamo dovuto dare nuove priorità ai nostri fondi", ha detto von der Leyen. "Sull'Ucraina proponiamo un sostegno di "50 miliardi" dal bilancio comune, sulla migrazione "abbiamo proposto un aumento del budget di 15 miliardi".

L'Ue chiede ai Paesi 66 miliardi in più  In particolare, la presidente dice che l'Ue chiederà ai 27 Stati membri "66 miliardi" in più per la revisione del bilancio pluriennale europeo, spiegando le nuove priorità che si sono aggiunte per Bruxelles a quelle precedenti: Ucraina, migranti e competitività tecnologica. Per il primo punto, dal bilancio europeo da qui al 2027 si prevede un esborso di 50 miliardi, per il secondo di 15, per il terzo di 10. Alle risorse chieste agli Stati membri si aggiungeranno quelle prese dal budget comunitario. 

Tensioni nel mondo, "nuova strategia per la sicurezza economica"  L'Ue lancia inoltre una nuova strategia per la sicurezza economica visto il nuovo "contesto di tensioni geopolitiche". Spiega von der Leyen: "Su un numero limitato di tecnologie vogliamo assicurarci che non rafforzino la capacità militare di alcuni Paesi". E poi, rispondendo a una domanda sulla Cina, ha affermato che "per la nostra sicurezza economica è importante proteggere, promuovere, associarsi", spiegando come la nuova strategia non abbia come obiettivo un singolo Paese. 

Litio, von der Leyen: "Diversificare le nostre forniture"  La presidente sottolinea che "per quanto riguarda il litio dipendiamo dalla Cina per il 97% ed è saggio diversificare le nostre forniture", ad esempio, "verso Cile e Argentina. Questi Paesi capiscono che il nostro Global Gateway ha in sè il principio del valore aggiunto, dell'investimento sulla filiera nel paese, generando più vantaggi rispetto a quello che potrebbe avvenire con la Cina". 

Borrell: "Non è una mossa protezionista"  In relazione ancora alla comunicazione sulla sicurezza economica, l'Alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell ha chiarito: "Non si tratta della Cina, questa comunicazione è il primo passo di una strategia articolata dell'Unione europea, il Consiglio l'analizzerà e vaglierà la sua adozione. E' importante che i nostri partner capiscano la nostra posizione, non è una mossa protezionistica ma risponde alla nostra esigenza di proteggere la nostra economia". 

"Mancano materie prime per le munizioni in Ucraina"  Borrell poi avverte: "In Europa mancano le materie prime per produrre le munizioni da mandare all'Ucraina". E spiega: "Già durante la pandemia di Covid ci siamo accorti che nessuno produceva più un grammo di paracetamolo in Europa, e adesso, per aumentare la produzione di materiale militare e di munizioni ci mancano materie prime fondamentali, che non sono più disponibili qui e che devono essere importate, quindi le nostre industrie della Difesa sono vincolate a ragioni che risiedono fuori dell'Ue". 

Migranti, "solidarietà e azioni concrete"  Intervenendo ancora sul nodo migranti, la presidente Ue ha definito quanto accaduto in Grecia "orribile", aggiungendo che sulla migrazione dobbiamo agire in modo "urgente" sia sul "quadro delle regole" che "in azioni dirette e concrete. Per esempio, il lavoro che stiamo facendo con la Tunisia, per stabilizzare il Paese, con l'assistenza finanziaria e investendo nella sua economia, nel settore delle rinnovabili. Sono felice che il Patto sulla migrazione stia avanzando. Sulla solidarietà è necessario che tutti gli Stati membri facciano la loro parte". 

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