Si aggira attorno al 91% la percentuale dei bambini sotto i sei anni di età che ingeriscono corpi estranei. Il dato è aumentato quasi del doppio negli ultimi 15 anni: l'allarme arriva dalla Società italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (Sigenp). Quest'ultima rileva che nell'80% dei casi, si tratta per fortuna di oggetti innocui, ma nel restante 20% le conseguenze possono essere anche molto gravi, in qualche caso mortali. Vengono ingerite soprattutto monete (62%), magneti dei giocattoli, micropile al litio (7%), oppure sostanze come detersivi e prodotti per la pulizia della casa (30%). Questi ultimi sono responsabili di qualcosa come mille ricoveri all'anno in ospedale.
Programma della Sigenp -
Il presidente della società scientifica, Claudio Romano, chiede al ministro della Salute Orazio Schillaci un supporto nella realizzazione del "registro nazionale degli incidenti per ingestione di corpi estranei n Italia", primo atto di un programma per affrontare al meglio il problema. Il programma della Sigenp si svilupperà in particolare su altri due punti: la formazione di pediatri endoscopisti preparati per queste emergenze, per fare in modo che nei Centri ce ne sia sempre uno reperibile quando serve; l'informazione capillare alle famiglie attraverso un opuscolo distribuito attraverso scuole, farmacie, associazione genitori e anche attraverso i social per informare su come prevenire e sui pericoli della sottovalutazione. Il primo avvertimento alle famiglie è di non provocare mai il vomito nel bambino che ha ingerito una sostanza pericolosa perché rischia di causare maggiori danni anche all'esofago.