"Ho ucciso un amico, adesso voglio morire anche io". Andrea Boggia continua a ripeterlo dalla notte di giovedì, da quando ha saputo che il ragazzo che aveva travolto sulle strisce pedonali a Volvera (Torino) era Mattia, proprio quel Mattia Casazzo, suo amico d'infanzia. I due - assassino e vittima - si conoscevano bene: avevano giocato a pallone assieme, nella squadra del paese, e anche a calcetto. E sono tuttora "amici" su Facebook. Una tragedia nella tragedia, come spiegato dalla sua legale che lo ha raggiunto in carcere: "È stato un colloquio straziante, Andrea è sotto shock e sorvegliato a vista". Il giovane, operaio 24enne di Pinerolo, ha investito a morte con la sua Bmw il suo amico 22enne, facendolo sbalzare a 40 metri di distanza.
L'incidente - Le parole dell'avvocato sono state riportate da TorinoCronaca. L'incidente è avvenuto nella serata di giovedì 15 giugno. Secondo le prime ricostruzioni, Boggia - alla guida della sua Bmw - viaggiava in direzione centro lungo la Provinciale 139 e avrebbe azzardato un sorpasso pericoloso: stava infatti superando un'auto che si era fermata per far passare dei pedoni. Ciò che è sicuro è che proprio in quel momento, ad attraversare la strada sulle strisce pedonali, c'erano il suo amico Mattia - anche lui operaio, 22enne - e la fidanzata Ramona Brancale - 18enne di Volvera. Come riporta La Stampa, lei se l'è cavata con una frattura a un braccio, curata all'ospedale San Luigi di Orbassano. Lui invece non ce l'ha fatta: è morto sul colpo, con il corpo sbalzato a 40 metri di distanza dal luogo dell'impatto.
Il biglietto di Ramona - Secondo la ricostruzione, Andrea in un primo momento non si è fermato per soccorrere il giovane, ma poi è tornato sul luogo dell'incidente. La stessa cosa ha fatto Ramona, che una volta dimessa dal nosocomio ha raggiunto quelle maledette strisce pedonali per lasciare un bigliettino sulle transenne a bordo strada: "Amore mio, sarai sempre con me". In seguito, nelle ore successive, si sono aggiunti mazzi di fiori.
Positivo ad alcol e droga - Portato in caserma, i militari hanno sottoposto Andrea ai test per alcol e droga: entrambi positivi. "Ho bevuto e fumato una canna", ha detto il ragazzo. Il tasso alcolemico era di 1,5 grammi per litro di sangue. Poi l'arresto con l'accusa di omicidio stradale e lo spostamento al carcere di Torino. "Sta vivendo una tragedia anche lui, che si aggiunge alle difficoltà che ha già avuto in passato - dice la sua legale -. Si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. E segnalo che non è un pregiudicato: ha avuto dei problemi in passato ma è stato assolto nel 2016. Ora piange e dice 'Voglio morire, ho ucciso un amico'. Sono vicina al dolore di queste famiglie".
Tra i messaggi di cordoglio sui social è arrivato anche quello dell'Atletico Volvera, dove assassino e vittima avevano giocato assieme: "Ci stringiamo al dolore della famiglia, degli amici e di tutta la comunità volverese. Ciao Mattia".