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Chef Giuseppe Mancino: seleziona il meglio di ogni tradizione e non teme osare  

Una cucina sorprendente quella dello chef bistellato alla guida del ristorante Il Piccolo Principe di Viareggio che fa di questo luogo un vero e proprio destination place per i golosi

Fine Dining a Viareggio 

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Ci sono ristoranti che sono ormai una certezza, eppure al contempo non cessano mai di stupire. Da quando lo chef Giuseppe Mancino guida il ristorante Fine Dining Il Piccolo Principe questo è diventato un vero e proprio punto di riferimento. Non tanto (o non solo) per via delle due stelle Michelin confermate anno dopo anno, ma soprattutto per una cucina sorprendente che evita di scivolare nei cliché delle località di mare tanto in quelli della toscanità, prendendo il meglio di ogni tradizione ma non temendo di osare.

Tre i menù proposti. Il primo “ Essenziale Green” spiccatamente vegetale, il secondo “ I Classici” che ripropone i signature dello chef, come lo splendidamente eseguito “ spaghetti mantecati con burro, alici e the affumicato“e il terzo chiamato “ Esperienza”. Qui, il tasso tecnico e quello di sperimentazione sono alti, ma elegantemente celati in modo che all’ospite resti solo la sensazione del piacere. Si spazia dai richiami asiatici di piatti come “ scampo, pesto di alghe, estratto di mela verde e cetrioli fermentati” ad incursioni in Campania, terra d’origine dello chef, con il “ capitone alla brace, foie gras, rape e rabarbaro”. L’armonia la fa da sovrana e ci si scopre sorpresi da piatti come il “ sanpietro, lattuga alla brace midollo e gel di aceto affumicato” non solo per il pesce, ma anche per la croccantezza e l’esplosività della parte vegetale, copratagonista senza complessi d’inferiorità. Anche di questo menù resta da segnalare la felice riuscita degli spaghetti, presentati in versione “ pesto di gamberi rossi whisky torbato, rucola e lime”. Cottura impeccabile e idea che risulta vincente nell’equilibrio delle parti.

Un’esperienza che non finisce fino alla partenza

Negli Hotel ogni pasto è opzionale, tranne la colazione. E qui ci troviamo davanti ad una delle più ricche e meglio allestite d’Italia. Vero e proprio orgoglio dello chef bistellato, qui all’infinito buffet di dolci e panificati si affianca una delle proposte salate più audaci immaginabili: si passa dai gamberi freschissimi appena pescati cotti al vapore alla carta delle uova che, grazie alla collaborazione con produttori locali scelti, offre moltissima varietà e preparazioni. Assolutamente da non perdere l’ovo blu di gallina cilena in camicia con caviale Oscetra Royal tanto quanto l’Uovo d'Anatra all'occhio di bue e tartufo nero Selezione. Una colazione perfetta per caricarsi al meglio ed affrontare una lunga, rilassante, giornata di vacanza.

Il Cocktail Bar

Grande novità di questa stagione è la volontà di proporre un Cocktail Bar che possa diventare il fiore all’occhiello della Versilia. Per farlo è stato scelto di puntare su un giovane veterano Simone Corsini, che dopo essersi fatto conoscere e apprezzare per anni in quello che forse è il punto di riferimento per quanto riguarda il bar d’hotel in Italia, ovvero Atrium Bar at Four Seasons Firenze. Il nuovo Bar Manager ha subito dimostrato di avere le idee molto chiare, puntando su una Cocktail List di forte impatto narrativo, tra drink studiati sia tecnicamente che nello storytelling, anche grazie alle illustrazioni dalla disegnatrice Carrarese Tiziana Ricci, che raccontano il viaggio di una donna dell'epoca Liberty all'interno degli spazi più rappresentativi del Grand Hotel: una storia in otto tappe per otto cocktail, sei alcolici e due analcolici. Assolutamente da provare l’emblematico “ 101” a base di Gin Arte, Botanico Floreale Vermouth, Amarancia Borsi, China Clementi e Acqua di mare, oppure potete osare con un “ Fluctuating” a base di Amaro Montenegro, Mezcal, Acqua di pomodoro e Shrub Umami.

Il Grand Hotel

Nonostante i suoi 101 anni di storia, il Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio ha inaugurato la stagione 2023 in una veste talmente rinnovata da non solo meritare il viaggio, ma anche il ritorno per scoprire tutte le novità.

L'elegante edificio Liberty, infatti, non ha mai smesso di evolvere, pur rimanendo fedele allo stile e alle atmosfere che nel tempo lo hanno fatto amare dai più importanti nomi del mondo dello spettacolo e della cultura, e oggi con le sue 80 camere, la veranda, i salotti comuni e salette più intime e la completamente rinnovate vuol continuare a stupire, anche puntando sull’offerta gastronomica, con la direzione del nuovo General Manager Max Venturelli e del nuovo direttore food & beverage Davide Macaluso.

Di Indira Fassioni 

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