Un nuovo algoritmo in grado di prevedere o comunque di stimare le probabilità di un cambio di casacca da parte di un parlamentare. A rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista iScience, nato dalla collaborazione tra due istituti della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, quello di Biorobotica e l'istituto Dirpolis (Diritto, politica, sviluppo).
Come è stato sviluppato l'algoritmo -
In una nota la Sant'Anna ha spiegato come il gruppo di ricerca guidato da Nicolò Minghetti abbia indagato la relazione esistente tra le votazioni espresse alla Camera e le dinamiche di cambiamento di gruppo parlamentare nelle ultime due legislature (quelle del 2013-2018 e del 2018-2022), fondando la ricerca sulla combinazione di due fattori: gli algoritmi di apprendimento automatico e la possibilità di allenarli e testarli sui dati delle votazioni espresse e rese pubbliche grazie alla sua piattaforma di pubblicazione e condivisione di Linked open data. I risultati ottenuti indicano che l'algoritmo è stato in grado di distinguere con buona accuratezza tra i deputati in procinto di cambiare gruppo e coloro che vi resteranno, evidenziando soprattutto due elementi che predicono con molte settimane di anticipo l'uscita dal gruppo parlamentare: la maggiore inclinazione a partecipare a votazioni segrete rispetto ai colleghi e il livello di concordanza tra le votazioni del deputato e quelle della maggioranza del gruppo di appartenenza, poiché il deputato tende a votare progressivamente meno in linea con la posizione del gruppo che sta per abbandonare.
Il parere dei ricercatori -
"Sebbene la politica abbia criteri e modalità di azione specifici e quasi del tutto propri - spiega Emanuele Rossi, ordinario di Diritto costituzionale alla Sant'Anna - in alcune circostanze si può constatare che l'utilizzo di metodologie scientifiche apparentemente assai distanti da essa possono contribuire ad analizzare e a prevedere i comportamenti dei politici, con possibili applicazioni che sono a tutti evidenti". Secondo Silvestro Micera, ordinario di Bioingegneria elettronica, "L'uso combinato di open data e intelligenza artificiale avrà sempre di più un grosso impatto anche nelle scienze sociali".
Che differenza c'è tra algoritmo e l'intelligenza artificiale -
Se l'algoritmo indica una sequenza di istruzioni necessaria per risolvere un determinato problema e raggiungere un risultato preciso, l'intelligenza artificiale è un argomento molto più ampio e complesso. Semplificando, in linea generale, possiamo indicare che si tratta dell'abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività. I sistemi di IA sono capaci di adattare il proprio comportamento analizzando gli effetti delle azioni precedenti e lavorando in autonomia.