POPULAR

Villa Mirabello Classica, a Milano la prima edizione

Ospite a "Popular" il direttore artistico del festival Alessio Bidoli

di Giancarlo Bastianelli

© Sito ufficiale

Dal 15 giugno al 13 luglio la prima edizione di Villa Mirabello Classica a Milano. Ne è direttore artistico il violinista Alessio Bidoli, nostro gradito ospite a "Popular". ll musicista nasce a Milano nel 1986. Inizia lo studio del violino a sette anni. Nel 2006 ha conseguito il diploma con il massimo dei voti e lode presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, sotto la guida di Gigino Maestri. Successivamente si è perfezionato alla Haute Ecole de Musique del Conservatorio di Losanna e al Mozarteum di Salisburgo con Pierre Amoyal, all’Accademia Chigiana di Siena con Salvatore Accardo e all’Accademia Internazionale di Imola con Pavel Berman e Oleksandr Semchuk. A diciassette anni ha debuttato come solista al Teatro Signorelli di Cortona e nel 2005 è risultato vincitore alla Rassegna Nazionale d’Archi di Vittorio Veneto. È titolare della cattedra di violino al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari. È direttore artistico dei Festival Musica in Corte a Crema e della prima edizione di Villa Mirabello Classica a Milano.

Alessio suona un violino Stefano Scarampella del 1902 che alterna con uno degli strumenti di suo nonno, il liutaio Dante Regazzoni, il cui laboratorio è oggi diventato parte integrante del Museo della Liuteria (MUSA) all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma. La Rassegna di musica classica vuole essere il primo di una serie di appuntamenti, che Fondazione Villa Mirabello ha deciso di promuovere, per rendere gli spazi della Villa un nuovo teatro per la cultura milanese. Gli eventi nascono da un'idea del direttore artistico Alessio Bidoli, in collaborazione con Milano Classica.

"Partiremo il 15 giugno con 'Il cammino della Musica', con il pianista Andrea Bacchetti insieme ai Solisti di Milano Classica, ovvero Eleonora Matsuno e Ida Di Vita ai violini, Jamiang Santi e Claudia Brancaccio alle viole, Cosimo Carovani e Fabio Mureddu al violoncello e Massimo Clavenna al contrabbasso. Un cammino nella storia della musica classica occidentale da Bach, Haydn, Ciajkovskij con prospettive diversissime per stile, genere e organico che tuttavia, insieme, concorrono a creare un unico linguaggio musicale. Giovedì 22 giugno sarà la volta del concerto che mi vedrà in veste di violinista, con Luigi Moscatello al pianoforte, in uno speciale tributo ad uno dei più leggendari violinisti del Novecento, Nathan Milstein. Il 29 Giugno Stefano Maffizzoni al flauto insieme a Gloria Cianchetta al pianoforte daranno vita a Belle Époque, un viaggio tra le più belle sonate, brani e molto altro che hanno reso quel periodo storico uno tra i più belli e magici che siano mai stati vissuti. Giovedì 6 luglio sarà la volta del concerto Vento dal Nord con il violoncello di Matilda Colliard e il pianoforte di Stefano Ligoratti, per intraprendere un viaggio emozionante tra l'Est europeo e il nord scandinavo guidati dalle musiche di Brahms e Grieg. Il 13 luglio toccherà al pianista Giovanni Doria Miglietta con Lieder, Amori, Viandanti, per scoprire le infinite sfumature espressive delle trascrizioni liederistiche di Liszt sulle opere di Schubert", spiega Alessio Bidoli.

Cosa significa per un musicista come te suonare in un festival che ti vede anche come direttore artistico?

Da quattro anni dirigo il Festival a Crema, e mi è già capitato di vivere un doppio ruolo; in entrambi i casi posso dire che la tensione pur diversa è comunque propositiva, tutto ciò a vantaggio, mi auguro, del pubblico che assiste al concerto.

Spesso la musica classica fatica ad arrivare alle grandi platee

Posso citare Leonard Bernstein che affermava "non esiste musica leggera pop o jazz, ma esiste solo musica bella o musica brutta". Personalmente ascolto o apprezzo tutti i generi musicali e penso che il fatto di far arrivare al pubblico il "messaggio" di un brano sia compito soprattutto del musicista; se il brano viene eseguito con il giusto pathos e la giusta intenzione questo arriva a chi ascolta e ciò vale anche per composizioni che apparentemente non sono alla portata di tutti.

Bisogna fare uno sforzo dal punto di vista delle divulgazione?

Si, il musicista deve anche saper comunicare come accade ad esempio per Stefano Bollani, che oltre a essere un grande pianista sa anche comunicare con il pubblico, il successo della sua trasmissione televisiva "Via dei Matti Numero 0", sta lì a dimostrarlo. Il successo di festival come quello di Crema mi fa ben sperare per il futuro; abbiamo avuto seicento presenze nelle due prime serate, spero che ciò sia ben augurante anche per il festival Villa Mirabello a Milano. 

È possibile acquistare i biglietti per Villa Mirabello Classica 2023 al seguente link https://bit.ly/villamirabelloclassica2023