Usa, Trump si dichiara non colpevole di tutte le 37 accuse: "La mia incriminazione è un malvagio abuso di potere"
L'ex presidente deve rispondere di falsa testimonianza e anche di intralcio alla giustizia. Dopo l'udienza, si è fermato con alcuni dei suoi fan in un ristorante cubano
L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è dichiarato "non colpevole delle accuse" nel quadro delle indagini sui documenti classificati trovati la scorsa estate nella sua residenza privata a Mar-a-lago, in Florida. Trump è arrivato in tribunale a Miami intorno all'ora di pranzo (ora locale). Nei suoi confronti sono stati emessi la scorsa settimana 37 capi d'accusa per falsa testimonianza, intralcio alla giustizia e violazioni della legge federale per il contrasto allo spionaggio. "La mia incriminazione è un malvagio e atroce abuso di potere", ha commentato il tycoon dopo la comparizione in corte.
Trump è stato preso in custodia dalle forze dell'ordine dopo il suo arrivo in tribunale, che hanno registrato le sue impronte digitali ma non hanno scattato le foto segnaletiche.
Trump: "Biden ha tenuto centinaia di carte classificate" -
Dopo aver ribadito ai suoi sostenitori a Bedminster che l'Fbi a Mar-a-Lago "non ha trovato nulla", Donald Trump ha affermato: "Non mi sento al di sopra della legge, sono l'unico che la rispetta". Poi l'accusa al presidente Biden di essere in possesso di "centinaia di documenti classificati", aggiungendo: "Eppure niente è successo al corrotto Joe".
"Presentiamo una dichiarazione di non colpevolezza", ha dichiarato al giudice l'avvocato di Trump Todd Blanche. Secondo i reporter presenti, l'ex presidente è rimasto con le braccia incrociate tutto il tempo, con un'espressione di irritazione sul volto.
Il giudice: "Non può parlare con testimoni" - Nessuna condizione è stata imposta al rilascio di Trump. Il giudice ha stabilito che non è a rischio di fuga e può continuare a viaggiare. Lo riporta la Cnn sottolineando che l'ex presidente non è comunque autorizzato a parlare con i testimoni dell'inchiesta sulle carte segrete a Mar-a-Lago.
Pompeo: "Trump ha sbagliato su carte segrete" - L'ex presidente Usa ha "sbagliato" sulle carte segrete a Mar-a-Lago. Lo afferma l'ex segretario di Stato Mike Pompeo in un'intervista a Fox. "Se le accuse sono vere, e molte sembrano esserle, Trump aveva dei documenti riservati che non avrebbe dovuto avere e quando gli è stata concessa la possibilità di restituirli per qualche motivo non lo ha fatto", dice Pompeo sottolineando che "questo non è in linea" con l'impegno a "proteggere i soldati americani".
L'assistente di Trump si dichiara non colpevole in tribunale - Anche Walt Nauta, il collaboratore di Trump incriminato insieme a lui per i documenti trovati a Mar-a-Lago, si è dichiarato non colpevole delle accuse a suo carico.
L’udienza è durata 47 minuti, Trump si è poi fermato in un ristorante cubano per salutare i fan - L'udienza di Donald Trump al tribunale di Miami è durata 47 minuti. In aula era presente anche il procuratore speciale Jack Smith. L'ex presidente Usa ha lasciato il tribunale di Miami a bordo di un corteo di Suv scuri dai vetri oscurati e scortato da auto della polizia. Tantissimi i sostenitori all'esterno della corte della città della Florida. Trump, dalla sua auto, li ha salutati e ha alzato il pollice. Si è poi fermato con alcuni dei suoi fan in un ristorante cubano e ha pagato da bere a tutti.
Trump: "Gli Usa sono un paese corrotto e in declino" -
"Abbiamo un Paese corrotto, che non ha confini, che non ha altro se non problemi. Siamo un Paese in declino e loro fanno questo", ha detto Trump ai suoi sostenitori.