Legambiente assegna 19 bandiere verdi nelle Alpi che "raccontano la rivoluzione in atto nei territori montani i quali, con iniziative e progetti concreti e sostenibili, cercano di contrastare crisi climatica e spopolamento delle aree montane, facendo rete e rafforzando la comunità locale". È la direzione opposta a quella in cui vanno le 11 Bandiere Nere, "esempio di pervicaci e infelici impulsi a reiterare logori schemi del passato". In totale dal 2002 sono state 260 le bandiere verdi assegnate e 229 quelle nere.
Il Piemonte si conferma la regina green d'alta quota con cinque realtà premiate, seguita da Friuli-Venezia Giulia con quattro, Veneto con tre. Lombardia e Valle d'Aosta hanno 2 nuove bandiere verdi ciascuna, Alto Adige, Liguria e Trentino rispettivamente con una bandiera. Sono tante le storie virtuose che arrivano dall'arco alpino, dal bioparco "Acqua Viva" in un'ex polveriera militare voluto dal comune di Caraglio (Cn) al comune di Enego (Vi) in prima linea nel ripristino forestale dopo la tempesta Vaia.
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Le bandiere nere di demerito, in 10 casi su 11, sono state attribuite alle istituzioni pubbliche tra le quali spiccano le Regioni, a volte accompagnate da altri soggetti. La regione con più bocciature è il Friuli-Venezia Giulia che incassa tre bandiere nere, seguita da Lombardia e Trentino con due nere ciascuna, si accodano poi Piemonte, Valle d'Aosta, Veneto, Alto Adige con una bandiera nera per ognuna.