Che sapore ha la sostenibilità? Secondo alcuni ricercatori svedesi, quello del cocco e del limone. O almeno questi sono gli ingredienti usati per un nuovo prototipo di materiale da costruzione trasparente e a basso impatto ambientale.
Una tecnologia a base di legno sviluppata da un gruppo di chimici e ingegneri del KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma e che è caratterizzata da ottime capacità di stoccaggio del calore. Il gruppo ha prodotto un primo pannello spesso un centimetro e lo ha presentato sulle pagine della rivista scientifica Small. L’obiettivo è rendere le pareti dell’edificio dei componenti attivi in grado di rinfrescare o riscaldare gli interni. Le cose diventerebbero così delle vere e proprie batterie termiche sostenibili.
Questo speciale “legno trasparente” non è in realtà una novità. Più volte il modello è stato ripreso da università americane e svedesi. Il team del KTH ha però migliorato le sue proprietà, dandogli la capacità di assorbire e rilasciare calore. Inizialmente venivano utilizzati polimeri di origine fossile. Il centro svedese è invece riuscito ad alleggerire ulteriormente il peso ambientale di questo materiale. Così hanno trovato la chiave: un mix di legno e scarti della frutta, per replicare le funzionalità dei polimeri fossili.
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Questo il processo. Innanzitutto, viene rimossa la lignina dalle fibre del legno, in modo da creare dei minuscoli pori. In questo stadio il materiale non è più marrone, ma diventa bianco. A questo punto viene riempito con una molecola a base di agrumi e una ottenuta dall’olio di cocco. La prima ripristina la forza del legno (venuta meno perdendo la lignina) e lo rende trasparente. Le molecole dell’olio di cocco lo fanno invece agire come un materiale a cambiamento di fase organico, funzionale per l’accumulo di calore latente.
In altre parole: le molecole del cocco possono passare da solido a liquido che assorbe energia, o da liquido a solido che rilascia energia. Nell’acqua questo tipo di trasformazione avviene a 0°C, nel legno trasparente a 24°C. In questo modo il materiale di origine naturale riesce a riscaldare o raffreddare l’ambiente. Una vera e propria batteria termica tra le pareti di casa.