Non c'è pace per i quattro bambini che in Colombia sono sopravvissuti per 40 giorni nella giungla amazzonica dopo lo schianto del Cessna su cui viaggiava anche la madre, morta alcuni giorni dopo. Ora i piccoli, che hanno un'età compresa tra gli uno e i tredici anni, sono anche finiti al centro della disputa per l'affidamento che coinvolge il padre, Manuel Ranoque, e la famiglia della madre. Nel frattempo restano ricoverati in ospedale.
Le ultime parole della donna -
Il corpo della donna, Magdalena Mucutuy, è stato ritrovato il 16 maggio scorso, dopo oltre due settimane dall’incidente. Con lei c’erano anche i cadaveri del pilota e del capo indigeno che fungeva da accompagnatore. Secondo quanto raccontato dai bambini, la donna sarebbe sopravvissuta allo schianto, morendo quattro giorni dopo a causa delle ferite riportate. Prima di morire avrebbe detto ai figli di andare a cercare il padre: "Forse dovreste andare. Ragazzi, vedrete che tipo di uomo è vostro padre e vi mostrerà lo stesso tipo di grande amore che vi ho mostrato io".
Lo scontro tra il padre e i nonni materni -
La disputa si è già fatta piuttosto accesa con il nonno materno che ha accusato il padre dei piccoli di maltrattamenti nei confronti della compagna. La magistratura ha effettivamente in mano quattro denunce per maltrattamenti che Magdalena avrebbe subito dal marito. L’uomo ha ammesso la loro esistenza ma ha respinto le accuse davanti ai giornalisti: “Posso assicurarvi”, ha spiegato, “che non ho nulla a che fare con queste accuse. Sono invenzioni degli avvocati perché puntano a sottrarmi i figli. Le persone che dicono queste cose non mi aiutavano certo quando cercavo i bambini e stavo male. Persino la più grande dei miei figli lo ha smentito". In attesa che la questione venga risolta i nonni hanno richiesto che ai bambini venga affiancato un assistente sociale. I quattro, che hanno iniziato a raccontare l'accaduto anche con dei disegni, stanno bene nonostante alcune ferite subite nella foresta.