
Anche l'ex allenatore del Milan Fabio Capello ricorda Silvio Berlusconi morto lunedì 12 giugno all'età di 86 anni. In collegamento con lo speciale del Tg5 ricorda alcuni momenti condivisi nelle stagioni dal 1991 al 1996. "In me c'era totale fiducia. In cinque anni non è entrato mai nelle questioni tattiche e tecniche. L'unico contrasto che ricordo - racconta Capello - è stato su Savićević, mi chiedeva perché lo toglievo dal campo. Poi ci fu un momento in cui la squadra si riunì e tutti insieme parlammo e decidemmo che potevamo aiutare Savićević, però anche lui doveva aiutare noi. Dopodiché diventò il Savićević incontenibile e quindi uno dei giocatori più importanti".
"Silvio Berlusconi è un centrocampista con fantasia - dichiara l'ex allenatore - siccome è stato un genio lo paragono a Messi". E sul Monza Capello considera: "Vedo qualcosa di quello che è successo con me. Un allenatore che non allenava da anni al quale è stata affidata una macchina da guidare molto difficile, molto importante. Berlusconi ha fatto la stessa cosa con Paladino quando ha deciso di affidargli la squadra. Ancora una volta grande visione. Però devo dire che nel mio mondo sono stati tanto importanti sia Galliani che Braida. Tutte le decisioni prese, gli acquisti dei giocatori, tutto è stato deciso insieme con molta serenità", conclude.