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Berlusconi, il ricordo di Matteo Salvini: "Vuoto umano e affettivo più che politico. L'ultima telefonata sabato sera" 

Il leader della Lega in collegamento con lo speciale del Tg5: "Non c'è un altro come lui"

" È un vuoto umano e affettivo più che politico" quello che lascia Silvio Berlusconi. Con queste parole il leader della Lega Matteo Salvini ricorda, nello speciale del Tg5, il leader di Forza Italia morto all'età di 86 anni. Salvini racconta dell'ultima telefonata avvenuta con Berlusconi proprio sabato sera mentre il leader di Forza Italia era ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano. "Mi piacerebbe che le persone che oggi sono davanti alla tv avessero avuto la fortuna di incontrarlo anche solo per mezz'ora - dichiara Salvini - perché al di là delle idee politiche delle simpatie e delle antipatie quello che mi ha colpito di Berlusconi, fin dal primo incontro, è stata la sua umanità". 

L'ultima telefonata - "Oggi è una giornata brutta e triste. L'ultima telefonata sabato sera poco prima di mezza notte - fa sapere Salvini - abbiamo parlato dell'Inter, della finale di Champions. Lui, essendo un grande italiano, aveva tifato per la squadra italiana. Poi ci siamo confrontati sull'Europa da sistemare, sulla Cina, poi gli Stati Uniti e la guerra". Anche prima della riunione più importante e più delicata, Silvio Berlusconi "non dimenticava mai di chiedere della famiglia e dei figli" rivela Salvini che del leader di Forza Italia vuole ricordare proprio il suo lato più umano e le lezioni di vita che gli sono state trasmesse. 

" Come lui non c'è nessuno" - "Aveva la capacità di mediare, di tenere insieme tutto. Di mettere d'accordo dieci persone intorno a un tavolo che la pensavano in maniera diversa. Aveva la visione, la saggezza, la malizia di trovare sempre e comunque la mediazione. Come lui non c'è un altro. Non dico in Forza Italia, ma nella Lega, a destra o a sinistra. In Germania o in Francia: è difficile trovarlo se non impossibile", conclude Salvini.  

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