Toscana, classe 1997, Elisa Nencioni è la fondatrice e designer del brand di abbigliamento femminile che porta il suo nome e che si fa messaggero del suo pensiero più profondo.
Abiti a km zero realizzati con tessuti di alta qualità, avvolgenti ma al tempo stesso strutturati, dal cady allo chiffon, passando per il creponne. Una produzione Made in Italy dall’animo sostenibile, volta a minimizzare gli sprechi e l’impatto ambientale, che si affida all’esperienza artigiana dei laboratori sartoriali toscani.
Il debutto avviene con la collezione FW 23/24 “In My Skin”, ispirata ai valori di accoglienza, intimità e accettazione. Gli abiti sono concepiti come una seconda pelle, nella quale riconoscersi e sentirsi a proprio agio. La moda viene interpretata come libera espressione di sé.
Elisa propone una collezione sincera, che non nasconde il corpo ma lo valorizza, facendo sentire la donna protetta e sicura nella sua più autentica femminilità. Il seducente gioco degli opposti si manifesta in una armoniosa contrapposizione maschile-femminile: gli elementi stilistici più rigorosi della moda uomo, come pantaloni in piega, giacche over, spalle accentuate, camicie gessate si fondono con i capisaldi della lingerie più sensuale, come corsetti, brasserie e reggiseni a vista.
Nascono così top-bra monospalla con chiusura sul retro tramite gancini, pantaloni classici con bustino in chiffon, gonne a ruota con vita strutturata a bustino, top semitrasparenti con coppe sostenute da ferretto, abiti twisted con polsini alti ad ispirazione camicia. Le nuances sono neutre, dal carne al crema, dal marrone al nero. La palette cromatica è quindi coerente con il concept della collezione, la pelle.
Chi è Elisa Nencioni? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione?
Sono una giovane designer ed imprenditrice di 25 anni, nata e cresciuta tra i colli toscani, vicino a Firenze. Ho sempre amato viaggiare, in quanto la mia curiosità si appaga nell’unire suggestioni provenienti da altri paesi con quelle della mia cultura. Mi piace osservare le persone e i loro comportamenti. Ho studiato lingue al liceo, scoprendo un grande amore per la letteratura che poi, per vie traverse, mi ha condotto alla moda. Successivamente mi sono laureata in fashion design presso la Libera Accademia di Belle Arti e ho conseguito un master all’Istituto Marangoni. Le mie prime esperienze lavorative si sono svolte in ufficio stile presso brand come Daks London ed Ermanno Scervino.
La passione per la moda da dove arriva?
La passione per la moda, come accennavo prima, nasce dalla letteratura. Mi sono innamorata della capacità di raccontare storie che resistano nel tempo, comunicando un messaggio importante anche a distanza di secoli. Ho così deciso di farlo anche io, ma tramite l’abbigliamento, che per me è una delle cose più intime che esistano in quanto legato alla natura dell’individuo e alla sua personalità.
Quando e com’è nato il brand Nencioni?
Nencioni è nato nel 2023 da un progetto che però affonda le sue radici già agli albori del mio percorso di studi nel mondo della moda. Ho avvertito infatti sin da subito la necessità di affiancare ai concetti di sostenibilità, qualità e Made in Italy, già presenti nel fashion system, un approccio introspettivo legato allo zeitgeist del momento, che si potesse esprimere tramite il concept di una collezione e gli abiti che la compongono.
La tua prima capsule collection debutterà per la prossima stagione FW23. Come mai “In My Skin”? Quale messaggio vuoi trasferire con i tuoi abiti?
La collezione si chiama “In My skin” perché ha come obiettivo l’esplorazione del rapporto della donna con se stessa al fine di farla sentire davvero a proprio agio “nella sua pelle”. Ho deciso di utilizzare un linguaggio stilistico femminile ma assertivo, libero dai vari stereotipi, che abbia alla sua base valori di accoglienza, intimità, accettazione, ai quali rimandano sia i toni neutri che i riferimenti al mondo della corsetteria e dell’intimo.
Quali sono i codici stilistico-distintivi delle tue creazioni?
Mi piace molto giocare con tutto ciò che crea contrasto, cercando il punto di armonia e fusione. Si può trattare della contrapposizione “maschile/femminile”, ma anche “infanzia/vita adulta” oppure “rigidità/fluidità”. Credo, in generale, che i punti di confronto tra due opposti siano estremamente stimolanti e che aprano le porte a riflessioni sempre diverse in base al periodo storico che si vive.
A quale figura femminile ti rivolgi?
Mi piace rivolgermi a donne forti ed intellettuali, fiere della propria femminilità. Donne curiose, che amano scoprirsi ed accrescere la loro personalità tramite esperienze nuove e disparate. Caratteri dinamici, che si comunicano tramite gli abiti che indossano.
Che ruolo svolgono artigianalità Made in Italy e sostenibilità ambientale nell’ambito della tua produzione?
Si tratta di due concetti che stanno alla base di Nencioni. In tema di sostenibilità, le nostre produzioni si concretizzano in piccole collezioni, che mirano a ridurre gli sprechi di materiali ed energie. Utilizziamo tessuti accuratamente selezionati e testati, provenienti da deadstock. I nostri sono capi praticamente a km zero, grazie alla collaborazione con aziende toscane rappresentanti del savoir-faire tipico del Made in Italy. La cooperazione con queste realtà permette anche di vigilare su condizioni di lavoro etiche, altrettanto importanti per il brand.
Progetti e sogni per il futuro?
I progetti sono tutti improntati alla crescita del brand con l’obiettivo di realizzare collezioni sempre più incisive, sostenibili e che rappresentino al meglio il savoir-faire italiano. Un sogno per il futuro sarebbe quello di arrivare a costruire un progetto in collaborazione con il mondo dell’arte, da cui traggo sempre molta ispirazione, in quanto espressione pura del pensiero umano.