In materia di fisco, l'Agenzia della Riscossione concede gli ultimi giorni per richiedere la rottamazione delle cartelle. Le domande per aderire alla definizione agevolata devono essere presentate esclusivamente in via telematica sul sito entro il 30 giugno.
Le principali novità -
Anche gli enti territoriali che riscuotono direttamente i tributi o li affidano a soggetti privati iscritti all'Albo per l'accertamento e riscossione delle entrate degli enti locali possono ricorrere allo stralcio automatico delle cartelle fino a mille euro e alla rottamazione quater.Lo prevede un emendamento riformulato al decreto bollette approvato dalle commissioni Finanze e Affari sociali della Camera. Finora era possibile solo per i carichi affidati agli agenti della riscossione. Entro il 29 luglio Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni avranno la facoltà di stabilire le rate e le modalità di comunicazione degli importi dovuti dai contribuenti tramite la riscossione diretta o tramite l’affidamento a soggetti iscritti all’apposito albo.
Multe e tasse locali -
Di particolare importanza per i contribuenti è l’articolo 17 bis che si aggiunge all’impianto originario del Decreto Bollette. Gli enti locali, aprono le porte alla tregua fiscale, lo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro si applica dunque, anche ai casi di riscossione diretta e a quelli affidati direttamente a soggetti privati. I contribuenti potranno beneficiare della cancellazione automatica delle multe e delle tasse locali, in alternativa, questi tributi potranno essere definiti in via agevolata. Gli enti avranno tempo sessanta giorni, a decorrere dall’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto bollette, per redigere ed adottare gli atti necessari per la sua applicazione.
Controversie tributarie -
A partire da gennaio 2024, per i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata col pagamento di rate mensili di importo uguale per un massimo di 51, viene introdotta la possibilità di versare la rata entro l’ultimo giorno del mese, escluso dicembre dove la scadenza resta al 20 del mese.
Comuni alluvionati -
La scadenza non riguarda le zone colpite dal maltempo a maggio, dove l'adesione è posticipata al 30 settembre 2023, come previsto dal decreto alluvione. Il provvedimento, infatti, ha stabilito una proroga di tre mesi dei termini per i soggetti che, alla data del 1° maggio, avevano la residenza (sede legale o operativa) in Emilia-Romagna, Marche e Toscana.