Quindici anni di reclusione per "terrorismo". È questa la condanna subita dall'artista Bogdan Ziza, che a maggio 2022 aveva versato della vernice gialla e blu, i colori della bandiera dell'Ucraina, sulla porta del municipio di Yevpatoria, nella Crimea annessa dalla Russia nel 2014. Ziza era stato arrestato poco dopo quel gesto pro-Kiev.
L'uomo avrebbe anche tentato, senza riuscirci, di incendiare l'ingresso dell'edificio con una molotov. In seguito, avrebbe anche girato un video in cui condannava l'invasione russa in Ucraina, invitando il popolo a protestare.
Le scuse (obbligate) - La notizia della condanna - emessa dal tribunale russo di Rostov sul Don - è stata riportata dal Moscow Times e Novaya Gazeta. Le foto del blitz di Ziza sono state pubblicate dal canale Telegram pro-ucraino Crimeanwind. Poche ore dopo l'arresto, il 16 maggio 2022, è comparso in un altro filmato in cui si scusava del gesto: Ziza ha però chiarito di essere stato costretto con la forza a rilasciare quelle dichiarazioni.
"Un grido del cuore" - In tribunale, l'artista crimeano ha spiegato che quell'atto è stato "un grido del cuore e della coscienza" rivolto a coloro che "avevano paura ma non volevano e non vogliono questa guerra". L'uomo annuncerà uno sciopero della fame il 10 giugno, per chiedere che gli venga revocata la cittadinanza russa e che siano liberati i prigionieri politici ucraini nelle mani di Mosca.