Un contributo per promuovere l'occupazione delle nuove generazioni in un settore, quello della consulenza finanziaria, nevralgico per il corretto investimento del risparmio degli italiani. All'evento "Consulenza finanziaria e previdenza complementare, tra trend demografici e ricambio generazionale" è stato affrontato il tema del ricambio generazionale, presentando una nuova proposta normativa, da intendersi come un primo incentivo destinato ai giovani che decidono di entrare nel mondo della consulenza finanziaria.
I dettagli - La proposta, accolta come emendamento al Dl Lavoro - in corso di esame al Senato - è stata commentata da Massimo Doris, presidente di Assoreti, e Alfonsino Mei, presidente di Enasarco, alla presenza dei sottosegretari di Stato Claudio Durigon, ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Federico Freni, ministero dell'Economia e delle Finanze. I destinatari della misura sono i giovani consulenti finanziari under 30 che esonerati, per un anno, dal versamento dei minimi contributivi a Enasarco e - unitamente all'impegno delle Associate ad Assoreti di garantire, per pari durata, il rapporto contrattuale - potrebbero contribuire a innalzare il livello occupazionale nel nostro Paese e, al tempo stesso, sostenere le esigenze della aging economy.
La ricerca - A illustrare il contesto da cui muove la proposta è stato il professore ordinario di Teoria e Politica Monetaria alla Luiss, Giorgio di Giorgio, presentando i risultati della ricerca che Assoreti ha commissionato al CASMEF - Centro Arcelli per gli Studi Monetari e Finanziari della Luiss - e che evidenziano come l'attuale tendenza demografica del Paese rappresenti un driver nella definizione delle politiche economiche attuali e future, specialmente in ambito previdenziale. Nel 2050 si è calcolato che la quota di individui sopra i 65 anni sarà pari al 34,9% della popolazione (rispetto al 23,5% registrato nel 2021). È pertanto ragionevole prospettare una crescente pressione sul sistema di previdenza complementare che oggi appare insufficiente a sostenere le esigenze delle generazioni future: gli iscritti a formule di previdenza complementare risultano, infatti, solo 8,7 milioni pari al 34,7% della forza lavoro, per un risparmio pensionistico di circa 213 miliardi di euro - corrispondente al solo 4% delle attività finanziarie delle famiglie italiane.
I giovani - In linea con le esigenze di una popolazione che cambia, il ruolo assunto dalle Reti, capace di movimentare il 15% della ricchezza delle famiglie italiane, consente di assicurare una crescita equilibrata e sostenibile delle attività economiche del Paese. Si comprende l'importanza strategica del settore che ha un forte interesse a incentivare i giovani under 30 che si mostrano interessati a intraprendere l’attività di consulente (pari al 35% degli iscritti all’esame dell'Albo), ma anche valorizzare le competenze professionali di quelli che già operano presso un intermediario (3,5% sono gli under 30).
Il commento - Massimo Doris, presidente Assoreti, ha dichiarato: "La misura conferma la sensibilità del sistema nell'incoraggiare soluzioni a favore dell’evoluzione generazionale del settore. L'impegno di Assoreti nel sostenere meccanismi di entrata delle nuove generazioni vede direttamente coinvolte le Associate nel garantire stabilità di carriera dei più giovani nel mondo della consulenza, specialmente nella fase più critica, quella di avvio all’attività. Quello di oggi è un segnale importante e di incoraggiamento per i professionisti di domani, espressione di consapevolezza da parte del sistema del periodo storico attuale ma anche di proficua collaborazione con tutti i soggetti e le istituzioni coinvolte per incentivare l’occupazione giovanile, specialmente in un settore - come il nostro - che contribuisce al valore del risparmio del Paese".