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Omicidio Giulia Tramontano, la sorella: "Sapeva del tradimento già a gennaio"

Il racconto di Chiara Tramontano agli investigatori sulla relazione tra la 29enne uccisa  a Senago, quando era al settimo mese di gravidanza, e il fidanzato Alessandro Impagnatiello

Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano erano già in piena crisi a gennaio. Lo ha messo a verbale la sorella della donna incinta uccisa, Chiara, spiegando che allora il barman aveva detto alla fidanzata "di avere un'altra relazione con una seconda ragazza e che, per via di questa situazione", Giulia "stava pensando di abortire in quanto era incinta" e di traslocare. La sorella ha inoltre aggiunto che le "problematiche sentimentali" tra i due erano sorte fin dall'inizio della loro convivenza, a febbraio 2021. 

Fotogallery - Omicidio Giulia Tramontano, le foto delle vacanze di coppia

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"Voleva cambiare casa perché tradita"  Giulia Tramontano, quando lo scorso gennaio seppe del tradimento, disse alla sorella Chiara "che non avrebbe perdonato Alessandro ma sarebbe tornata a Senago" nella casa in cui viveva con il compagno e dove lui una settimana fa l'ha accoltellata, "in attesa di trovare un'altra soluzione abitativa oppure tornare a casa dai genitori". Lo ha messo a verbale il 29 maggio la stessa Chiara, aggiungendo che a febbraio Giulia "confidava ai nostri genitori la sua gravidanza nonché le problematiche sentimentali con Alessandro" e che loro padre le aveva assicurato "che, se ci fosse stato bisogno, le avrebbe dato tutto l'aiuto possibile". 

La vicenda di Senago

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