+1,9% tendenziale

Il Pil italiano in rialzo, +0,6% nel primo trimestre del 2023

Visco: "Italia fuori da crisi e pandemia meglio del previsto. Contro l'inflazione tutti devono contribuire". L'inflazione rallenta con l'energia, a maggio è al 7,6%

Il Pil italiano cresce nel primo trimestre 2023, facendo registrare un +0,6% rispetto al trimestre precedente e un +1,9% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il dato Istat è migliore delle previsioni, che indicavano una crescita congiunturale dello 0,5% e una tendenziale dell'1,8%. Alla luce dei dati trimestrali, la crescita acquisita del Pil per il 2023 (quella, cioè, che si otterrebbe se nei successivi tre trimestri la variazione fosse nulla), è del +0,9%, con un miglioramento di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile (quando era +0,8%).

Consumi finali e investimenti fissi lordi -

 Rispetto al trimestre precedente (chiuso con una battuta d'arresto a -0,1%), tra gennaio e marzo tutti i principali aggregati della domanda interna sono in aumento, con una crescita dello 0,7% dei consumi finali nazionali e dello 0,8% degli investimenti fissi lordi.

Import-export -

 Le importazioni e le esportazioni sono diminuite, rispettivamente, dell'1% e dell'1,4%. La domanda nazionale al netto delle scorte, spiega ancora l'Istat, ha contribuito per +0,7 punti percentuali alla crescita del Pil: +0,3 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni sociali private, +0,2 gli investimenti fissi lordi e +0,2 la spesa delle amministrazioni pubbliche.

Variazione scorte e domanda estera netta -

 Per contro, sia la variazione delle scorte, sia la domanda estera netta hanno contribuito negativamente alla variazione del Pil, entrambe per -0,1 punti percentuali. Si registrano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto nell'industria e nei servizi, cresciuti rispettivamente dello 0,2% e dello 0,8%, e una stazionarietà nell'agricoltura.

Inflazione rallenta con l'energia, a maggio è al 7,6% -

 Intanto, secondo le stime preliminari Istat, l'inflazione rallenta la corsa a maggio. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività al lordo dei tabacchi registra un aumento dello 0,3% su base mensile e del 7,6% su base annua, dal +8,2% di aprile. La decelerazione - che riporta il tasso ai livelli di marzo - si deve, in prima battuta, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +26,6% a +20,5%) e, in misura minore, degli alimentari lavorati (da +14,0% a +13,4%). L'indice armonizzato aumenta dello 0,3% su base mensile e dell'8,1% su base annua (dal +8,7% di aprile).

Visco: "Il Pil aumenterà intorno all'1% nel 2023" -

 "Per il 2023 le previsioni oggi disponibili convergono su un aumento del prodotto intorno all'1%". Lo ha detto il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, secondo il quale "nell'affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina, così come nell'uscita dalla pandemia, l'economia italiana ha mostra una confortante capacita' di reazione". Il governatore osserva nella nostra economia "segnali incoraggianti che vanno rafforzati, superando quei ritardi che ancora impediscono alla nostra economia di dispiegare appieno le proprie potenzialità".

"Italia fuori da crisi e pandemia meglio del previsto" -

 "La pandemia ha colpito il Paese quando esso non aveva ancora pienamente recuperato i danni inferti da una duplice crisi, quando ancora l'introduzione lenta e frammentata delle necessarie riforme stentava a sciogliere i nodi che frenano il nostro sviluppo. Ma l'Italia ha superato questa terza gravissima crisi, cosi' come lo choc energetico seguito all'aggressione russa dell'Ucraina, meglio di quanto ci attendevamo", ha detto ancora Visco, aggiungendo che questo "ora ci impone di rafforzare il nostro posizionamento internazionale".

"Contro l'inflazione tutti devono contribuire" -

 Per il governatore della Bankitalia, "il ritorno dell'inflazione su livelli in linea con l'obiettivo sarà più rapido e meno costoso se tutti - imprese, lavoratori e governi - contribuiranno a questo fine, rafforzando l'efficacia dell'indispensabile ancorché equilibrata normalizzazione monetaria". Per la politica monetaria, secondo Visco "l'orientamento deve continuare a essere definito in modo da garantire un rientro progressivo, ma non lento dell'inflazione verso l'obiettivo. E' quindi importante tenere la barra dritta della risposta monetaria, ma con la gradualità necessaria per l'incertezza ancora non dissipata". 

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