BOARDGAME

Heat: le emozioni di un vero Gran Premio in un boardgame per tutti

L'entusiasmo del sorpasso, la disperazione per un fuori pista, l'adrenalina di un arrivo al cardiopalma: un gioco da tavolo per sperimentare la vita di un pilota di una monoposto

di Carlo Chericoni

© Ufficio stampa

Catturare l'essenza di una gara automobilistica sembra qualcosa d'impossibile per un boardgame, eppure in passato alcuni titoli hanno dimostrato il contrario: il divertente Formula D, lo sfaccettato Rallyman GT e lo storico Legends hanno permesso di vivere sfide soddisfacenti ad alta velocità sul tavolo di casa. Heat, però, sembra avere la proverbiale marcia in più capace di distinguerlo dal resto e renderlo adatto a chiunque.

Rispetto agli altri giochi da tavolo citati, infatti, Heat è caratterizzato da un regolamento facilissimo da spiegare ma allo stesso tempo profondo e appropriato al tema.

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AI POSTI DI PARTENZA -

Ogni giocatore ha una plancia su cui si trovano un mazzo da cui pescare carte e uno composto esclusivamente da carte heat, oltre a un indicatore di marcia con quattro posizioni (da 1 a 4). Durante il proprio turno si devono pescare carte fino a quando non se hanno sette in mano e poi si decide la marcia. È possibile lasciarla invariata o salire/scalare di una posizione; se invece si decide di muovere il cambio di due posizioni, si dovrà anche spostare una carta heat dall'apposito mazzo a quello degli scarti.

A questo punto il giocatore deve mettere sul tavolo un numero di carte pari al valore della marcia usata: in terza dovrete quindi mettere sul tavolo tre carte. Queste possono essere di tipo base (con un valore da 1 a 4), miglioria (che nel regolamento standard sono due: di valore 0 o 5) o stress, che non riportano alcun valore specifico ma ne genereranno uno casualmente (impedendovi di pianificare con precisione quanto vi muoverete). La somma dei numeri sulle carte rappresenta il numero di caselle da percorrere. È anche possibile giocare una carta extra, ma anche in questo caso si dovrà aggiungere una carta heat al mazzo degli scarti.

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Quando un giocatore non ha più carte da pescare, dovrà mescolare proprio il mazzo degli scarti per generare il suo nuovo mazzo di pesca... e qui iniziano i problemi. Se ha aggiunto troppe carte heat e inizia a trovarsele in mano, queste limiteranno le scelte possibili e, non essendo giocabili, rimarranno lì a complicare la vita turno dopo turno. L'unico modo per sbarazzarsene è andare in prima o seconda marcia (cosa che vi farà andare più lenti) o trovarsi nelle ultime posizioni.

Un altro aspetto da considerare sono le curve: ognuna è preceduta da una linea con un numero abbinato. Quando si oltrepassa quella linea il numero di caselle di movimento deve essere pari o inferiore al valore indicato; per ogni casella di movimento in più si è costretti ad aggiungere una carta heat. Quindi se si sorpassa una linea di valore 2 muovendosi di 4 caselle si dovranno aggiungere due heat. Se questo non è possibile perché il proprio mazzo heat è finito, si va fuori pista perdendo un turno e ripartendo dalla prima marcia.

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NON COSÌ SEMPLICE -

Questa è grossomodo la meccanica di gioco base, che può essere arricchita con un regolamento avanzato che aggiunge anche la possibilità di decidere quali migliorie aggiungere al proprio bolide. Facile da giocare e spiegare, Heat ha un feeling da gioco da tavolo tradizionale, quelli adatti a tutta la famiglia, perfetti per essere recuperati dallo scaffale all’ultimo momento o per organizzare un torneo in cui coinvolgere chiunque. Allo stesso tempo non si riduce a essere un passatempo da "cervello piatto", perché saper gestire bene le marce e le carte che si hanno in mano è fondamentale per conquistare la prima posizione.

Ogni turno è caratterizzato da scelte rischio/beneficio: meglio aggiungere heat per guadagnare terreno o andare cauti ed evitare fuori pista? Quali carte giocare per avvicinarsi alla curva senza eccedere il limite? Vale la pena tenere le carte stress per il rettilineo o rischiano di farmi muovere lentamente? Le decisioni sono continue e, pur essendo semplici, sono tutte determinanti per la vittoria. Questo rende ogni corsa sinceramente emozionante per tutti i giocatori, principianti inclusi: a loro basteranno due/tre turni per capire l'importanza di gestire le proprie carte e diventare subito iper-competitivi. Alcune regole, poi, favoriscono chi è in ultima posizione, rendono ogni gara coinvolgente per tutti fino all'ultima curva.

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Il fatto che il gioco sia anche molto bello da vedere aiuta certamente ad attirare l’attenzione. Le piste (quattro disponibili nella scatola base, tra cui una italiana) sono tanto divertenti da giocare quanto da guardare, con piccoli dettagli da scoprire. L’atmosfera tipica della Formula 1 degli anni ’60 contribuisce ad aggiungere un tocco "leggendario" all’esperienza di gioco generale. Heat è davvero un boardgame geniale, semplice e complesso allo stesso tempo, perfetto per appassionare i giocatori di ogni età: a meno di non odiare il "tema", è un gioco da tavolo che dovrebbe essere provato da chiunque.

SCHEDA TECNICA

- Ingombro scatola: Medio/alto
- Tempo necessario a preparare il gioco: 8 minuti
- Tempo necessario a spiegare le regole: 10 minuti
- Complessità: Bassa
- Giocatori: 1-6


Può piacere a chi…
… ama le corse automobilistiche e vuole un gioco facile per vivere serate in famiglia o tra amici

Potrebbe deludere chi…
… cerca sfide più complicate e senza alcun fattore fortuna

Mi è piaciuto. E poi?
Se volete un gioco da tavolo un po' più complesso dedicato al mondo delle corse vi consigliamo di prendere in considerazione Legend: Winds of War, un titolo poco conosciuto della casa editrice italiana WBS.

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Dedicato alla 1000 Miglia storica tra gli anni 1934/1940, il gioco offre 34 auto storiche da guidare in un'emozionante sfida per le strade d'Italia. Divertente da giocare, Legend ha anche una notevole ricostruzione storica alle spalle ed è caldamente consigliato agli appassionati di auto d'epoca.

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