vicinanza al territorio

Alluvione Emilia-Romagna, da Orogel due milioni di euro a sostegno dei soci

La società ha anche messo a disposizione i suoi magazzini automatici a -25 gradi per salvare i libri storici dal deterioramento 

© Ufficio stampa

La Romagna fa i conti con l’alluvione e stima una perdita di oltre il 50% della produzione di ortofrutta. Orogel scende in campo con 2 milioni di euro per supportare i propri soci agricoltori colpiti dal maltempo. La vicinanza al territorio si traduce anche in salvaguardia del patrimonio culturale e storico: i magazzini automatici di Cesena sono pronti a ospitare libri e volumi antichi danneggiati dall’alluvione.

È ancora presto per fare una stima esatta dei danni che il maltempo di queste settimane ha causato agli agricoltori. Quello che è certo, però, è che almeno 200 soci della filiera di Orogel - che nella sola Romagna ne conta circa 800 - hanno perso tutto. Non solo abitazioni e attrezzature, ma anche e soprattutto il raccolto, che in questa stagione rappresenta una quota importante della produzione annuale.

"Il maltempo di questi giorni, in aggiunta a quello della prima settimana di maggio, ha causato danni incommensurabili per le nostre aziende agricole che si trovano in tutta la Romagna - dichiara Bruno Piraccini, Presidente di Orogel. Purtroppo l’alluvione ha compromesso non solo le coltivazioni che in questo periodo avrebbero rappresentato l’apice del momento del raccolto, ma anche tutto il lavoro dei mesi futuri. I terreni resi aridi dalla siccità dei mesi precedenti sono stati adesso asfissiati dalla troppa acqua. E questo vale sia per gli ortaggi sia per i frutteti, che impiegheranno almeno un paio di anni per ritornare produttivi al 100%".

Per questo il consiglio di amministrazione ha deciso di stanziare da subito un primo plafond di 2 milioni di euro per sopperire ai danni subiti dalle aziende agricole. Con la speranza che arrivino quanto prima anche gli aiuti dal Governo, che proprio in questi giorni ha approvato il decreto maltempo per l’Emilia-Romagna, stanziando oltre due miliardi di euro.

La magia del freddo salva il patrimonio culturale -

 Tra i beni da mettere in sicurezza, enormemente danneggiati dall’alluvione, ci sono anche migliaia di volumi conservati all’interno di archivi storici, come ad esempio l’Archivio Municipale di Sant’Agata sul Santerno (in provincia di Ravenna) o la Biblioteca del Seminario di Forlì.

Le indicazioni per preservare gli antichi volumi ricoperti di acqua e fango sono arrivate da esperti restauratori che hanno individuato nella surgelazione temporanea l’opzione migliore per salvare i libri ed evitarne il deterioramento.

"I nostri magazzini automatici a -25 °C sono utilizzati normalmente per lo stoccaggio dei nostri prodotti surgelati. Abbiamo però appreso, con sorpresa, che possono essere utili anche per conservare e ripristinare altri materiali, come i libri - spiega Piraccini. Abbiamo subito accolto la richiesta sopraggiunta dal Ministero della Cultura e dalle soprintendenze competenti e ci siamo attivati per riservare, all’interno del nostro magazzino automatico di Cesena, degli spazi dedicati alla conservazione di alcuni volumi, per salvare il nostro patrimonio culturale. Diciamo sempre che i nostri prodotti sono buoni per natura… e buoni per cultura. E anche in questo caso non poteva che essere così".

Un sostegno verso i dipendenti e il territorio -

 Dal primo momento di allerta meteo l’azienda si è attivata subito su diversi fronti: in primis dando la possibilità ai propri dipendenti di lavorare in smart working e fermando la produzione, ripartita poi gradualmente nel giro di pochi giorni. Questo per mettere in sicurezza i propri lavoratori ed evitare il più possibile gli spostamenti in zone dove era necessario lasciare pieno spazio ai mezzi di soccorso.

Inoltre, come avvenuto in passato per eventi straordinari come questo, l’azienda ha coinvolto tutti i dipendenti in un’azione benefica: i lavoratori potranno donare 1 ora del proprio lavoro, che l’azienda si impegnerà a moltiplicare non meno di tre volte. Allo stesso tempo i dipendenti potranno indicare anche danni subiti dal maltempo, in modo che anche questi possano essere valutati dall’azienda per eventuali interventi di sostegno.

L’azienda ha poi continuato a sostenere, come fa normalmente, i centri cottura del territorio con la fornitura di prodotti per la preparazione di pasti. In questo caso destinati principalmente ai volontari e alle persone sfollate.