A Bergamo la polizia ha arrestato un minore ritenuto un sostenitore del terrorismo jihadista. Il giovane, trovato con numeroso materiale di propaganda riconducibile all'Isis, sarebbe stato in procinto di compiere un attentato nella zona in cui vive. L'accusa nei confronti del cittadino italiano d'origine straniera, residente in provincia di Bergamo, è di associazione con finalità di terrorismo, addestramento, apologia e istigazione a delinquere aggravate.
Le indagini - Il monitoraggio del giovane da parte dei poliziotti della Digos di Bergamo e di Brescia e del Servizio per il Contrasto all'Estremismo e al Terrorismo esterno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, è iniziato a seguito del suo rapido processo di radicalizzazione violenta e alla pubblicazione sui social di video di propaganda jihadista riconducibili all'Isis: l'attività investigativa, svolta anche con i contribuiti del comparto Intelligence, e delle forze di polizia straniere, ha fatto emergere l'appartenenza del minore a una rete di giovani internauti sostenitori del Daesh, presenti in diversi Paesi d'Europa e d'America, molti dei quali tratti in arresto nelle scorse settimane.
Sventato un attentato incendiario - Le indagini hanno permesso di accertare che il giovane, alla fine del processo di radicalizzazione, era pronto a passare all'azione elaborando il progetto di un attentato incendiario nella zona in cui vive. Il 16enne è stato inoltre trovato in possesso di numerosissimi contenuti riconducibili allo Stato Islamico, tra cui video di esecuzioni e manuali relativi alle armi e al confezionamento di ordigni, che diffondeva anche sulla rete, esortando gli altri giovani internauti a passare all'azione.