È un momento decisamente magico per Capcom, che da qualche tempo a questa parte sembra davvero non sbagliare più un colpo: tra il successo di saghe come Monster Hunter e operazioni come quella di Resident Evil (che, tra rifacimenti e nuovi episodi, hanno garantito una nuova giovinezza alla serie survival horror), la casa nipponica si prepara al debutto di Street Fighter 6, nuovo capitolo per la sua saga picchiaduro.
Con un'esperienza studiata per accogliere tanto i neofiti quanto i giocatori di lunga data, il nuovo episodio del gioco di combattimento è pronto a raggiungere tutte le piattaforme principali grazie a una misto di modalità single-player ben riuscite e attività multigiocatore decisamente convincenti, che sfruttano al meglio un sistema di combattimento capace di adattarsi alle esigenze di chiunque, mantenendo inalterato il divertimento e il tasso di sfida.
TRA WORLD TOUR E BATTLE HUB -
Una delle novità più interessanti introdotte da Capcom per dare il benvenuto a vecchi e nuovi utenti è la modalità World Tour, che introduce una nuova "campagna single-player"; qui, nei panni di un personaggio da creare per l'occasione, il giocatore può affrontare missioni principali e secondarie apprendendo le tecniche di base del gioco grazie alla guida dei lottatori principali che hanno caratterizzato i quasi quarant'anni di storia del franchise.
Tra tecniche speciali da apprendere e minigiochi utili per padroneggiare al meglio le peculiarità del sistema di combattimento, World Tour rappresenta un modo senza dubbio stimolante e divertente per immergersi in profondità nell'universo di Street Fighter: nonostante la storia bizzarra, di certo non all'altezza di esperienze che fanno del comparto narrativo il proprio punto di forza, è una modalità consigliata a chi vuole apprendere le meccaniche di gioco in modo spensierato.
Questo esperimento, indubbiamente riuscito, accompagna la "solita" modalità Arcade presente nei capitoli precedenti (capace di narrare la trama in maniera più lineare attraverso le immancabili vignette iniziali) e il ricco comparto multiplayer che rappresenta il cuore pulsante dell'esperienza di gioco. Al fine di favorire la socializzazione tra gli utenti, Capcom ha creato un vero e proprio "ambiente esplorabile", chiamato opportunamente Battle Hub: qui è possibile sfidare giocatori di tutto il mondo in un ambiente virtuale dinamico a metà tra sala arcade e discoteca (con tanto di set da DJ!), in cui affrontare duelli tra giocatori o mettersi alla prova in modalità alternative e particolarmente divertenti.
I giocatori professionisti interessati interamente al concetto di competizione possono dormire sonni tranquilli: da un pratico menu è possibile accedere alle modalità multigiocatore senza "perdersi" in questo nuovo spazio digitale, che rappresenta tuttavia un modo diverso di intrattenere gli altri giocatori (pur risultando inizialmente un po' macchinoso da gestire), creando anche delle "stanze" dedicate alle sessioni di allenamento di gruppo. Nel periodo pre-lancio, Tgcom24 e Mastergame hanno messo alla prova il netcode, dimostratosi solido nella maggior parte delle occasioni, ma sarà interessante scoprire in che modo i server creati da Capcom saranno in grado di gestire l'afflusso di giocatori al momento del lancio.
UN SISTEMA DI COMBATTIMENTO VERSATILE -
Al di là delle tante modalità che caratterizzano il pacchetto di Street Fighter 6, il vero punto di forza del picchiaduro creato dall'azienda giapponese è certamente il suo sistema di combattimento che, grazie all'uso sapiente di tre schemi di controllo e a una meccanica che sfrutta una singola risorsa per combinare elementi offensivi e difensivi, risulta sin da subito coinvolgente e stimolante. Grazie al sistema Drive, il combat system di Street Fighter 6 riesce infatti a mantenere una certa immediatezza di fondo senza tuttavia limitare la profondità di gioco, consentendo agli utenti più esperti di dar vita a tattiche stratificate senza rinunciare all'elemento sorpresa.
Il nuovo sistema, infatti, si basa sul cosiddetto "indicatore Drive", che si ricarica all'inizio di ogni round e permette di contare su una maggiore flessibilità, aprendo alla possibilità di creare combo complesse e di rendere ogni scontro sempre più emozionante. A rendere le cose più interessanti ci pensano i succitati schemi di controllo: Classico, Dinamico e Moderno. Se il primo punta a offrire l'esperienza tradizionale di Street Fighter, tra movimenti e combinazioni di tasti particolari per dar vita a combo e tecniche più avanzate, il sistema Dinamico permette ai giocatori occasionali di concentrarsi sul movimento e sulla parata, lasciando all'intelligenza artificiale la decisione delle mosse da lanciare.
Il sistema Moderno, dal canto suo, consente al giocatore di approfondire gradualmente le novità, semplificando le mosse e garantendo l'esecuzione di tecniche più avanzate (o persino combo più distruttive) con la pressione di pochi tasti. Una novità che, pur essendo semplificata rispetto allo schema Classico, viene compensata da una riduzione del danno inflitto (inferiore del 20% rispetto all'esecuzione della stessa mossa con la "combinazione tradizionale") che ha permesso a Capcom di "accettare" questo sistema anche in tornei competitivi come il Pro Tour.
Nonostante possa sembrare orientato solo ai principianti, il sistema Moderno può guidare un giocatore fino alle partite competitive, sostituendo tecniche complesse con combinazioni più semplici e accessibili. Il bello, se vogliamo, è che una volta appreso come sfruttare queste mosse, è possibile eseguirle anche utilizzando gli input tradizionali, senza tuttavia incorrere in penalità di danno: così facendo, si ottiene il "meglio dei due mondi" rendendo l'apprendimento graduale ma sempre divertente.
Street Fighter 6 continua la tradizione della serie di offrire un roster diversificato di lottatori, ciascuno dotato di personalità, peculiarità e mosse uniche. L'attenzione ai dettagli nella creazione dei personaggi da parte di Capcom è palese e sebbene i nuovi membri del cast non siano tutti riusciti allo stesso modo (la star di copertina, Luke, è probabilmente uno dei più deludenti), l'offerta proposta al lancio è certamente soddisfacente e degna di nota.
Dal punto di vista tecnico, Street Fighter 6 mostra un notevole miglioramento rispetto ai suoi predecessori, con animazioni fluide, dettagliate e un gameplay reattivo. L'interfaccia utente è stata semplificata per facilitare la comprensione del gioco da parte dei nuovi arrivati, mentre il design del suono contribuisce all'intensità e all'immersione dei combattimenti. Grazie a tutte queste novità, Street Fighter 6 sembra offrire un eccellente equilibrio tra accessibilità e sfida, garantendo che sia divertente per i giocatori di tutti i livelli di esperienza.
Come lo abbiamo giocato
Abbiamo giocato a Street Fighter 6 su PlayStation 5 grazie a un codice digitale fornito dal distributore italiano. Oltre ad aver portato a termine la modalità World Tour e sperimentato le sfide della modalità Arcade, ci siamo messi alla prova nelle modalità online sfidando altri giocatori all'interno del Battle Hub, affinando il nostro stile di combattimento dopo ogni combattimento grazie alla ricchissima modalità di Allenamento. Il gioco sarà disponibile anche in versione PC e Xbox dal 2 giugno.
Può piacere a chi…
… apprezza l'equilibrio tra accessibilità e complessità strategica
… cerca un picchiaduro con una vasta gamma di modalità
… è alle prime armi e vuole avvicinarsi a un videogioco di combattimento
Potrebbe deludere chi…
… preferisce i giochi di combattimento con un approccio classico
… non vede di buon occhio la semplificazione dei comandi
… sperava in uno stile di gioco votato esclusivamente ai tecnicismi
Street Fighter 6 è un gioco consigliato ai maggiori di 12 anni.