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"Il figlio delle stelle": amore tormentato nell'ultimo romanzo di Bruna Magi

Nell'Italia degli anni di piombo l'autrice porta in scena un racconto intenso, che narra una storia d'amore tutt'altro che convenzionale

Ufficio stampa

"Il figlio delle stelle" (Bietti, 156 pp, 14 euro) è l'ultimo lavoro di Bruna Magi, ci riporta indietro al 1977 (anno di uscita della canzone "Figli delle stelle", di Alan Sorrenti, a cui si ispira il titolo del romanzo) e ci racconta una storia di un amore difficile, tormentato e per certi versi anche violento tra i due protagonisti, raccontato dal punto di vista femminile. L'idea era nella testa dell'autrice da diverso tempo, come rivelato a Tgcom24 dalla stessa Magi: "Il libro nasce da una bozza che avevo scritto alcuni anni fa. Ho voluto ricominciare a svilupparla perché mi sembrava che quanto raccontato sia tornato più che mai d'attualità anche dal punto di vista politico, dove rivedo alcune somiglianze tra il clima dell'epoca e quello di oggi. Un altro fatto che mi ha fatto riflettere è il rivedere che alcuni dei protagonisti dell'epoca siano ancora oggi al centro della scena, penso ad esempio a Bruno Vespa. 

Anche nella stessa protagonista l'autrice rivede una donna molto più moderna rispetto all'epoca dei fatti: "Quello che ho riscontrato quando ho ripreso a lavorare su questo romanzo è stata la straordinaria attualità della protagonista, una donna indipendente ed emancipata, per cui mi sono anche ritrovata a fare i conti con il tema della violenza di genere, anche se in un contesto diverso da quello attuale". Come detto in precedenza quella raccontata non è la classica storia d'amore all'acqua di rose: "Si tratta di un libro duro, molto femminile, ma intenso e senza peli sulla lingua", conferma Magi. 

La trama  Anni Settanta, Milano. Questa è una storia d'amore in cui s'incrociano passioni, ideali, gelosie e tradimenti. Lei è una giornalista, una donna sveglia, controcorrente e al passo coi tempi, che non si è lasciata plagiare da nessuno, men che meno dalle facili ideologie del tempo. Lui è un artista fuori dagli schemi: dipinge e fabbrica liuti rinascimentali, vivendo in una dimensione riservata e personale. Una relazione curiosa, folle, persino assurda, pronta a infrangere le convenzioni sociali dell'epoca, in barba alle regole sentimentali più comuni. Sullo sfondo di un'Italia infiammata dagli anni di piombo, si consuma un amore impossibile, le cui conseguenze s'intrecciano con la caduta di ogni illusione: le ingenuità della giovinezza, le utopie della politica. Perché il futuro è un libro da scrivere senza imposizioni.

L'autrice  Bruna Magi, savonese, vive a Milano, dove lavora come giornalista e critico cinematografico. Negli anni ha scritto per le riviste "Anna", "Grazia", "Panorama" e "Gioia", e per i quotidiani "Il Secolo XIX", "il Giornale" e "Libero". Tra i suoi ultimi lavori editi da Bietti ricordiamo Visto si stampi, È la stampa, signori!, Prima pagina e Vietato al padre.

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