"Io e lo speaker McCarthy abbiamo raggiunto un accordo sul tetto del debito Usa". Lo ha annunciato Joe Biden in una nota sottolineando che si tratta di "un compromesso e quindi non tutti otterranno quello che volevano". Il presidente ha tuttavia rimarcato il fatto che l'intesa "è una buona notizia per gli americani". "Dopo settimane di negoziati siamo arrivati a un accordo che beneficerà i cittadini americani", ha detto ai giornalisti McCarthy. "C'è ancora molto lavoro da fare ma voteremo l'intesa mercoledì", ha annunciato il repubblicano.
In una nota, Biden ha parlato di "un importante passo avanti, che ridurrà la spesa pubblica proteggendo al contempo i programmi federali che aiutano i lavoratori". Il presidente Usa ha detto che il compromesso "protegge le priorità mie e dei democratici al Congresso sul piano legislativo", è "una buona notizia per i cittadini, evitando un default che avrebbe conseguenze catastrofiche per la nostra economia".
Biden si è poi detto sicuro che l'intesa mercoledì sarà approvata al Congresso, superando l'opposizione dei trumpiani e dei liberal, e arriverà sulla sua scrivania per la firma. Parlando con i giornalisti di ritorno da Camp David, alla domande se siano rimasti punti in sospeso nell'accordo Biden ha risposto, "nessuno".
Cosa prevede l'accordo -
Il compromesso prevede un aumento del debito per i prossimi due anni in cambio di alcuni tagli sull'agenda dell'amministrazione molto lontani dall'obiettivo di 130 miliardi di dollari fissato all'inizio dai repubblicani. Per la difesa ad esempio, uno dei punti sul quale il presidente è stato irremovibile dall'inizio soprattutto rispetto all'assistenza all'Ucraina, è stato stabilito un budget di 886 miliardi di dollari, con un aumento di circa il 3,5%, proprio come voleva Biden. Né sono state tagliate le cure mediche per veterani, un'altra richiesta del 'commander-in-chief', per le quali sono stati 121 miliardi di dollari nell'anno fiscale 2024.
Qualcosa, invece, l'amministrazione ha dovuto cedere sui requisiti per l'accesso al welfare, uno dei nodi più difficili da sciogliere negli ultimi giorni della trattativa. Alla fine i repubblicani sono riusciti a portare da 49 a 54 l'età fino alla quale chi vuole beneficiare di alcune forme di assistenza, tra cui i buoni pasto, deve trovare un lavoro. Sono, tuttavia, state esentate alcune categorie più vulnerabili e non sono stati inaspriti i requisiti per accedere alla copertura sanitaria di Medicaid, che invece i repubblicani avevano chiesto ma la Casa Bianca ha respinto con forza.