esordio letterario

L'inno al riscatto dell'imprenditrice anglo-italiana Daniela Fargion con l'autobiografia "Ama, Sogna, Vinci"

"La rivincita e il successo di cui solo i sognatori sono capaci. Perché i sogni, se vuoi, diventano realtà", è la premessa del libro. L'autrice ne parla a Tgcom24 

di Gabriella Persiani

© Ufficio stampa

Donna forte, pragmatica, visionaria, realizzata nel lavoro e nella vita personale; imprenditrice alla guida di grandi società di Import Export, anche produttrice televisiva di eventi moda, cinema, musica; madre di cinque figli. E ora pure scrittrice con "Ama, sogna, vinci" (Bookness). Daniela Fargion, che ha fatto della forza di volontà il suo tratto distintivo, affrontando con coraggio una vita fin da subito in salita, ​apre la sua anima e si racconta, rivelando, con tono sincero e autentico, una storia di sconfitte e vincite, di delusioni e gioie, ma soprattutto di determinazione. "La rivincita e il successo di cui solo i sognatori sono capaci. Perché i sogni, se vuoi, diventano realtà", è la premessa dell'autobiografia. E prima di giungere al "vissero felici e contenti", la storia di Daniela Fargion, in particolare durante l'infanzia e l'adolescenza, è stata, infatti, scandita da alti e bassi: dal sogno negato della figura paterna, una vita tra Gran Bretagna e Toscana, la malattia della madre, una storia d'amore infelice e persino una "carriera" da bracciante. "Desidero che la mia vicenda sia di sostegno e ispirazione per tutte quelle persone, in particolar modo per tutte le donne, anche vittime di violenza domestica o che per le più svariate ragioni, credono di non potercela fare o di non essere in grado di rialzarsi da una situazione difficile", sottolinea a Tgcom24.

Al suo esordio letterario, da donna di successo, rivela, dunque, la sua anima: come nasce questo libro? Da quale esigenza e in che momento di questa sua vita adrenalinica, che, racconta, è cominciata con un viaggio in Vespa?
"Il libro nasce proprio dalla voglia di far sapere che se sono riuscita io oltre 40 anni fa, in tempi molto più difficili per una donna, a ripartire da zero, possono farcela tutti, in particolare le donne che sono vittime di violenza domestica. E' in particolare a loro che mi rivolgo con queste pagine. Che arrivano ora, in un momento della mia vita in cui sono realizzata ma non mi fermo e progetto un debutto nel settore alberghiero in Chianti, dopo aver lavorato nella moda con i più grandi stilisti, aver cresciuto da sola cinque figli ora indipendenti, aver perso la mamma per tumore a 22 anni e non aver mai conosciuto mio padre. Difficile da credere, ma ho raccolto anche patate all'inizio e ora sono Cavaliere del Lavoro. E' come se avessi vissuto 300 vite in una, una vita da workalcoholic, senza orari. Oggi non mi spaventa niente. E pensare sì, che tutto è iniziato con un viaggio in Vespa, con la quale prima al Forte raggiunsi un party per un diciottesimo e poi, rimproverata da mia madre alla quale avevo disobbedito disonorando così la famiglia, quella Vespa mi portò in Scozia con colui che diventò mio marito. A 19 anni ero già sola con due figli, ma non mi sono mai persa d'animo e, a questo punto della mia esistenza nel quale posso fare un bilancio del mio passato sempre guardando avanti, posso permettermi di dire che cerco il mio principe azzurro".

"Ama, sogna, vinci": sono dunque questi gli ingredienti del successo? Perché in questo ordine?
"Bisogna amare il lavoro. Lavoro e figli sono i miei più grandi amori. E poi avere un sogno da realizzare nella vita. E riuscire a centrare l'obiettivo con la volontà di rendere possibile anche l'impossibile. E vinci, alla fine, se fai tutto ciò. Ho messo nero su bianco 'la rivincita e il successo di cui solo i sognatori sono capaci. Perché i sogni, se vuoi, diventano realtà. Un inno alle donne, dunque, da parte di chi è partita letteralmente da zero per arrivare alla posizione di oggi, che ha bussato a tutte le porte, che ha avviato tutte le più grandi manifestazioni di moda in piazza, come piazza Navona, di Spagna, Capri... E poi ancora ha inventato gli outlet dal Sud America a tutta Europa e la mia società primaria di export nei principali mercati d'Asia ha compiuto 30 anni. E non ho finito: un bel progetto turistico-alberghiero nel Chianti è nella mia testa".

Quando trova il tempo per scrivere?
"Dormo poco, quindi di notte. E nel weekend. In questo libro ho tirato fuori tutto il mio passato, che non volevo ricordare, che per tutta la vita con una spugnetta ho cercato di cancellare. E non le nascondo che in tanti momenti sono stata colta da depressione. D'altronde tutta la mia vita è stata una lotta senza fine, spesso contro il mondo intero. Ma ho aperto le ali, come riassumo nel prologo, e ho fatto di tutto per volare in alto".

Il libro che racconta, dunque, questa vita vissuta al massimo è un inno al riscatto per tutte quelle donne e per tutte quelle persone che temono di non farcela. C'è una dedica particolare?
"Sì. A mia madre, il mio angelo custode. Con la quale avevo rotto i rapporti a 16 anni per sua volontà la sera che scappai in Vespa al party dei 18 anni della mia amica al Forte, senza la sua autorizzazione. Ma che ritrovai quando si ammalò e seguii fino alla fine: il tumore me l'ha portata via quando avevo 22 anni. E' stata lei a rendermi così. Così forte. Pensi che io ho cambiato 13 scuole; da piccola era un trauma ogni volta, ma da adulta ho tratto insegnamento da quel dover ricominciare sempre da capo. Tutto ciò ha formato il mio carattere".

Cosa si aspetta da questo libro?
"Lo tradurrò in tutte le lingue. Sono certa che soprattutto negli Stati Uniti avrà un forte impatto e già sono arrivati i primi contatti per realizzare una fiction".

Un'anteprima per i lettori di Tgcom24:

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Ama, Sogna, Vinci
Daniela Fargion
Bookness
198 pp.
19,90 €