LO PREVEDE LA RIFORMA CARTABIA

Manganellata durante fermo a Milano, senza la denuncia della trans stop all'inchiesta

Secondo la riforma Cartabia la presunta vittima ha 90 giorni di tempo per presentare la querela

Potrebbe non iniziare nemmeno l'indagine penale sulla trans manganellata durante un arresto da parte della polizia municipale a Milano. Stando alle regole della riforma Cartabia, senza una formale querela da parte della presunta vittima, la Procura dovrà chiudere l'inchiesta dichiarando l'improcedibilità. La trans ha 90 giorni di tempo per presentare la denuncia.

Nel caso specifico la 41enne, con precedenti di strada e senza fissa dimora, deve essere ancora rintracciata per essere sentita e, a meno che non provveda il consolato brasiliano a fornirle assistenza legale, dovrà essere nominato un avvocato d'ufficio. Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano che coordina le indagini con il procuratore Marcello Viola, sta raccogliendo testimonianze e altri elementi per avere un quadro preciso dell'accaduto per poi valutare le singole responsabilità e decidere chi iscrivere nel registro degli indagati. Almeno un ragazzo e una ragazza autori dei video che immortalano la trans brasiliana manganellata dalla polizia locale di Milano si sono già rivolti agli inquirenti meneghini. 

Il sindacato degli agenti: "I poliziotti feriti, lei no" -

 A difendere l'operato degli agenti è intervenuto il loro sindacato. "Il colpo alla testa è uno, se li guardate bene sono tutti colpi indirizzati solo a prendere l'attenzione, non ci poteva essere contatto fisico", ha detto Daniele Vincini, segretario Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale). "Il problema vero è che anche prima aveva dimostrato di essere accondiscendente al fermo, poi quando si sono avvicinati i colleghi li ha aggrediti e gli ha sputato addosso, sul viso, saliva con sangue. Il problema vero è come avvicinarsi in questo tipo di situazione", aggiunge Vincini. "Il soggetto che è stato colpito dagli agenti nelle fasi più concitate del fermo ha avuto zero giorni di prognosi e non ha avuto problemi di tipo fisico. Gli unici che hanno riportato lesioni sono gli agenti". 

"Il sangue che si vede nelle riprese era sangue conseguente a una rissa che c'era stata prima delle 8:15, momento in cui sono stati richiesti al Parco Trotter i miei colleghi da un genitore che lamentava il fatto che questo fosse praticamente nudo", afferma. Per Vincini, gli agenti su strada "fanno tutti i corsi di formazione, hanno utilizzato gli strumenti, poi nella concitazione, sotto l'effetto adrenalinico qualcosa puo' essere sfuggito, pero' non sono colpi tirati per fare male".

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