Faceva il rider nel weekend, a Vicenza, per mettere qualcosa da parte mentre studiava all'università. Dopo la tragedia che ha colpito l'Emilia-Romagna però Marco Santacatterina, 20 anni, ha deciso di dare una mano e invece di lavorare ha preferito fare il volontario per aiutare le persone colpite. Nonostante avesse avvisato con alcuni giorni d'anticipo il proprietario della pizzeria dove lavorava, il ragazzo è stato licenziato con tanto di insulti dal proprio datore di lavoro: "Sei un c..., un buffone, mi fai ridere. Vai pure ad aiutare, io mi troverò qualcun altro. Bye bye", questo il messaggio con cui è stato liquidato.
Nel raccontare quanto successo in un'intervista concessa a Repubblica, Marco ci tiene comunque a non nominare la pizzeria per evitare "esecuzioni sommarie". Il giovane si è quindi recato a Cesena assieme alla sorella, dando il proprio contributo, affermando di "Essere tornato con il cuore pieno di speranza". Tra le motivazioni che lo hanno spinto ad andare anche il ricordo di quanto accaduto nella sua terra alcuni anni fa: "Una cosa simile è successa anche qua in Veneto nel 2010, dove abito io. Ero un bambino ma ricordo quei giorni. Vedendo il dramma dell'Emilia Romagna ho pensato: ora sono grande, posso fare qualcosa. Così mi sono rimboccato le maniche", ha raccontato Marco. Lo studente ha anche rivelato di aver ricevuto grande solidarietà, compresa quella del sindaco di Thiene, città in cui lavorava.