Pedofilia, prof di religione arrestato a Tivoli per violenza
L'uomo, 46 anni, è accusato di violenze nei confronti di quattro ragazzi di età compresa tra i 10 e 15 anni. Il gip: "Comprava il loro silenzio con regali"
Un insegnante di religione 46enne è stato arrestato a Tivoli per pedofilia. Per l'uomo, che ha anche incarichi in ambito religioso, l'accusa formulata dalla Procura laziale è quella di violenza sessuale ai danni di quattro ragazzi di età compresa, all'epoca dei fatti, tra i 10 e 15 anni. Le violenze, secondo quanto spiega una nota del Procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, sono andate avanti per anni.
Relazioni di fiducia - Secondo quanto spiegato in una nota del procuratore, l'indagato "dopo avere creato una relazione di fiducia e amicale con i minorenni e i loro genitori è gravemente indiziato di avere commesso violenze sessuali, specie approfittando di gite organizzate unitamente ad associazioni educative anche di carattere religioso, delle quali faceva parte". Le violenze sarebbero avvenute nel circondario della zona di Tivoli e in altre località italiane.
Comprava il silenzio con regali Secondo il gip, l'uomo arrestato era "impossibile da odiare, un secondo padre, una persona conosciuta e ben voluta da tutti, capace di comprare il silenzio delle vittime con regali costosi, ma anche con l'ascolto, con la comprensione, con parole adatte a consolare dalle angosce dell'adolescenza".
Potrebbero non essere gli unici casi - L'arrestato oltre a insegnare religione, aveva incarichi in ambito religioso. Gli abusi accertati potrebbero essere solo la punta dell'iceberg. Per questo la procura di Tivoli ha in programma di "raccogliere eventuali segnalazioni in ordine a fatti analoghi o in contesti analoghi, di competenza di questa Procura, in considerazione della reiterazione delle violenze in diversi luoghi e ai danni di più minorenni e del fatto che dalle indagini è emerso che le vittime o i loro genitori si erano confidate o avevano segnalato diverse condotte senza che queste emergessero, anche per un clima di sostanziale diffidenza nei confronti delle vittime".
Vescovo denunciò subito il presunto abuso In merito alla misura cautelare emessa dalla Procura di Tivoli verso un insegnante di religione, il Vescovo di Tivoli precisa che, appena appresa la notizia di un presunto abuso presso il Consultorio diocesano, di cui è presidente, inviò immediata segnalazione all’autorità di pubblica sicurezza. Nella nota emessa dalla Diocesi di Tivoli e Palestrina si legge: "Ricevuta poi la denuncia in sede canonica da parte dei genitori della medesima presunta vittima, constatato il 'fumus delicti', da parte sua ha immediatamente revocato l’idoneità all’insegnamento della religione cattolica al docente e da allora lo stesso non ricopre più alcun incarico pastorale nella diocesi. Il Vescovo esprime il proprio dolore e quello della Chiesa locale, insieme alla vicinanza e intima sofferenza verso coloro che soffrono in questo frangente".
Segnalazioni di abusi arrivate alle autorità religiose - L'indagine della procura è scattata a marzo dopo la denuncia di una delle vittime. Gli abusi sarebbero avvenuti nel corso anche di campus estivi e gite scolastiche e tra gli episodi contestati ne risulterebbe anche uno avvenuto nel 2020 quando l'indagato, sospeso nel frattempo dall'insegnamento, lavorava in una casa famiglia di Roma che si occupa di minori vittime di abusi. L'arrestato era stato anche vicepreside di un istituto superiore della zona di Tivoli e ha ricoperto diversi incarichi sia da laico all'interno della struttura ecclesiale sia in un'associazione religiosa che si occupa di minorenni. In base a quanto riferito dal procuratore di Tivoli, Francesco Menditto nel corso di una conferenza stampa, almeno due segnalazioni di abusi arrivate negli anni alle autorità religiose non sono mai state trasmesse all'ufficio giudiziario.
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