Guidare e controllare assiduamente lo smartphone, non indossare la cintura di sicurezza e non pensare alle conseguenze tragiche che possono accadere se ci si mette al volante sotto l’effetto di alcool e droghe. È triste sapere che sono errati comportamenti che per buone percentuali di guidatori europei rappresentano delle abitudini. Ecco lo scenario emerso nel 13° Barometro della guida responsabile, realizzato ogni anno dalla Fondazione Vinci Autoroutes, con una approfondita indagine sui comportamenti di guida degli europei.
Le abitudini dei guidatori under 35 -
L’indagine è stata condotta da Ipsos su un campione di 12.400 guidatori in 11 diversi paesi europei, nei quali la fascia d’eta degli under 35 ha messo in risalto dati preoccupanti: il 30% per cento non indossa sempre la cintura di sicurezza e il 23% guarda video mentre guida, mentre il 17% ha ammesso di mettersi al volante dopo aver consumato droghe e il 12% dopo aver bevuto oltre il limite consentito dalla legge. Bernadette Moreau, delegata generale della Fondazione Vinci Autoroutes, esprime la sua preoccupazione riguardo l’ostilità degli automobilisti nel rispetto dei buoni comportamenti al volante: “sebbene gli automobilisti siano consapevoli dei pericoli legati all’uso dello smartphone durante la guida, alla mancanza di sonno o all’uso di alcool o droghe, hanno sempre più difficoltà ad accettare le limitazioni legate alla guida di un veicolo. I giovani, in particolare, cercano un compromesso tra le sollecitazioni della vita sociale e una guida sicura, anche se ciò significa correre dei rischi”.
Tutta colpa della disattenzione -
C’è un dato che va attenzionato: il 51% degli europei (ma occhio! Nel nostro Paese il valore sale al 63%) riconosce nella disattenzione la problematica principale di chi va incontro ad incidenti gravi. Questa ammissione mette in luce un valore più alto di chi riconosce come rischio principale quello di mettersi al volante dopo aver bevuto eccessivamente o dopo aver fatto uso di droghe. Un dato generale racconta che l’81% degli automobilisti molto spesso distoglie lo sguardo dalla strada per più di due secondi. Lo fanno per utilizzare lo smartphone mentre guidano e non rinunciano ad accedere a tutte le sue funzionalità, tipo telefonate, messaggi, e-mail, app, navigazione gps e in internet. In particolare i più giovani, hanno dichiarato di avere difficoltà nel sospendere il controllo dello smartphone mentre guidano, così che il timore della disconnessione finisce spesso per avere la precedenza rispetto al rischio di scarsa concentrazione, che tendono a sottovalutare. David Le Breton, professore di sociologia all’Università di Strasburgo, delinea così la considerazione che gli under 35 hanno del codice della strada: “è una noia intollerabile che li priva della valutazione corretta delle circostanze, ed è quindi oggetto di una reinterpretazione permanente”.
L’automobile elettrificata fa bene alla sicurezza -
Una parte dell’indagine è stata riservata alla transizione ecologica in atto nel mondo automotive e in particolare all’automobile elettrificata. Si è scoperto che il 21% degli automobilisti europei ha già avuto una o più esperienze con vetture elettriche, mentre il 6% ne possiede una. Ancor più sorprendente è come l’automobile elettrica trasmetta più sicurezza e responsabilità al volante. Infatti, tra gli intervistati che hanno avuto modo di guidarla una o più volte o tra chi ne è possessore, esiste la convinzione che il veicolo elettrico invogli a una guida più sicura, economica, rilassata e responsabile, non a caso il 37% degli intervistati ha dichiarato di essere più attento agli utenti della strada (pedoni e ciclisti) e siccome con l’auto elettrica ci si ferma di più per ricaricarla, si è meno stressati e meno frenetici, non a caso il 28% fa più pause e il 23% si concede pause più lunghe. Il Barometro della guida responsabile ha come obiettivo il tracciamento dell’evoluzione dei comportamenti errati che mettono a rischio la sicurezza stradale ed esorta i guidatori al rispetto delle buone pratiche per mettere al sicuro tutti i protagonisti della mobilità e della strada.