La Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ha reso noto di aver rinegoziato oltre 30mila mutui con gli enti locali, per un totale di 7,3 miliardi di euro di debito residuo. Si tratta del 30% del totale rinegoziabile e quindi della più grande operazione mai realizzata, assieme a quella lanciata per l'emergenza Covid. L'obiettivo era sostenere Comuni, Province e Città Metropolitane, liberando fondi che potranno essere immediatamente utilizzati sul territorio con interventi mirati a favore della popolazione. Per la prima volta le operazioni, iniziate ad aprile, sono avvenute completamente in maniera digitale: al Nord sono oltre 200 gli enti ad aver aderito, al Centro circa 150, al Sud e nelle isole più di 400.
Cdp: "Risposta efficace alle istanze delle comunità e ai bisogni dei cittadini" -
L'operazione permetterà agli enti di ottenere risorse superiori ai 300 milioni di euro, da impiegare immediatamente per contrastare le problematiche finanziarie determinate dal difficile contesto di aumento dei costi energetici e delle materie prime. "La rinegoziazione dei mutui rappresenta uno strumento che Cdp mette a disposizione degli Enti per sostenerli ai fini dello sviluppo del territorio nelle fasi di complessità e criticità. Con questa operazione gli Enti Locali potranno liberare, nel periodo 2023-2024, risorse pari a 320 milioni da impiegare fin da subito.