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Final Fantasy XVI, quando Il Trono di Spade diventa un gioco di ruolo

Il nuovo capitolo della saga creata da Square-Enix ci porta nel mondo medievale di Valisthea, tra intrighi politici, combattimenti e gigantesche creature fantastiche

Ufficio stampa

Con Final Fantasy XVI, Square-Enix si è posta un obiettivo particolarmente ambizioso: rendere la sua saga accessibile a chiunque, abbracciando una formula più votata all'azione e sfruttando il fascino delle ambientazioni fantasy medievali à la Game of Thrones per dar vita a un'avventura epica in un mondo ricco di conflitti sanguinosi, intrighi politici e creature gigantesche in grado di riscrivere le sorti del mondo.

Tgcom24 e Mastergame hanno avuto l'opportunità di trascorrere qualche ora nel mondo di Valisthea, un mosaico di regni che ricorda particolarmente le opere di George R. R. Martin e il loro adattamento televisivo ne Il Trono di Spade, che ha rappresentato non a caso la principale fonte d'ispirazione nella creazione del gioco di ruolo in esclusiva per PlayStation 5.

UN GUERRIERO DI NOME DI CLIVE ROSFIELD Final Fantasy XVI abbandona il classico sistema di combattimento a turni che ha fatto la storia della saga per offrire a vecchi e nuovi giocatori un'alternativa più moderna, maggiormente incentrata sull'azione e sull'immediatezza, pur senza rinunciare alla strategia e all'estrema spettacolarizzazione di alcune mosse durante gli scontri. Il gioco ci mette nei panni del Primo Scudo Clive Rosfield, primogenito dell'Arciduca di Rosaria che è chiamato a proteggere con la vita suo fratello Joshua, uno dei cosiddetti " Dominanti" capaci di brandire un potere incommensurabile.

Si tratta di particolari individui capaci di brandire il potere degli Eikon, gigantesche creature che attingono dall'etere dei Cristalli Madre (la fonte di vita dei regni che compongono il mondo di Valisthea) per garantire l'equilibrio: è grazie a Joshua, Dominante della Fenice, che il protagonista può sfruttare una parte dei suoi poteri durante i combattimenti. Clive è un abile spadaccino, ma grazie alle abilità Eikon può usare una sorta di teletrasporto, lanciare colpi infuocati e utilizzare mosse devastanti capaci: questo sistema dà vita a numerose meccaniche che diventano particolarmente utili per fronteggiare nemici minori ed enormi creature pronte a divorare qualsiasi cosa incontrino.

Final Fantasy XVI, le immagini dello State of Play di aprile

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Square-Enix presenta il suo ambizioso gioco di ruolo, in uscita a giugno in esclusiva su PlayStation 5

Uno degli elementi principali del sistema di combattimento è la cosiddetta "barra della volontà", che una volta esaurita consente a Clive di attivare la fase di "vacillamento": durante questi momenti, il protagonista può infliggere danni ingenti attivando anche delle particolari fasi dal sapore cinematografico, opportunamente identificate con il nome di "attacco cinematico" o "schivata cinematica". Questi elementi contribuiscono a rendere ogni combattimento spettacolare, grazie all'uso sapiente della regia e ad acrobazie degne dei migliori giochi d'azione. Non è un caso che tra gli autori di questo nuovo sistema figuri uno sviluppatore come Ryota Suzuki, papà di Dragon’s Dogma e Devil May Cry 5.

Il tutto diventa ancora più divertente quando i poteri si moltiplicano, quando Clive ottiene accesso ad altri Eikon come Titano (Terra) o Garuda (Vento) e riesce così a padroneggiare altri elementi, dando vita a un sistema di combattimento che include numerose variabili, abilità da potenziare, colpi speciali e combo rudimentali che garantiscono profondità ma al tempo stesso accessibilità, anche grazie a un uso intelligente di alcuni oggetti dell'inventario che, se equipaggiati, possono gestire in automatico alcune meccaniche di gioco come la guarigione, la schivata, determinati colpi offensivi e, perché no, persino i comandi da impartire a Torgal, il fido amico a quattro zampe di Clive.

TRA INTRIGHI E COMBATTIMENTI Gli aspetti più riusciti di Final Fantasy XVI, a giudicare da questo primo contatto, riguardano proprio la caratterizzazione del mondo di Valisthea, che con le sue numerose fazioni in lotta, con le differenze che rendono ogni regno unico rispetto agli altri, ma soprattutto con i personaggi e gli intrighi politici su cui si basa la storia di Clive, danno l'impressione di trovarsi in un vero e proprio gioco di ruolo de Il Trono di Spade, con una propensione ancora più marcata alla componente fantasy che esplode più che mai quando si tratta di prendere parte alle gigantesche battaglie tra Eikon.

Se Valisthea è in chiaro debito con l'immaginario medievale europeo, nella creazione degli Eikon il nuovo capitolo della saga omaggia le classiche evocazioni di Final Fantasy dando vita ad alcuni dei momenti più spettacolari, creando se possibile "un gioco nel gioco" grazie a momenti che cambiano completamente pelle: in una battaglia, abbiamo visto il gioco di ruolo di Square-Enix diventare più simile a uno shoot'em up in cui due creature volanti dovevano lottare per la sopravvivenza, mentre in un altro frangente lo scontro tra due bestioni ha dato l'impressione di trovarsi di fronte a un picchiaduro di stampo arcade con protagonisti dei giganteschi kaiju.

Insomma, sembra proprio che Final Fantasy XVI abbia tutte la carte in regola per regalare ai fan della serie (e non solo) una storia memorabile, grazie a un cast di personaggi in grado di rubare la scena e un insieme di meccaniche che confermano come le intuizioni di Square-Enix possano effettivamente permettere alla software house nipponica di attirare un bacino d'utenza tutto nuovo.

Peccato che non tutti gli elementi siano convincenti allo stesso modo, come le fasi di "esplorazione" delle cosiddette aree "open-field", che a detta degli sviluppatori saranno simili al nuovo corso di God of War ma che, per quanto visto finora, non sembrano offrire chissà quale varietà in termini di enigmi, attività e combattimenti. Scopriremo se Final Fantasy XVI sarà in grado di confermare le ottime aspettative tra un mese esatto, quando il gioco di ruolo arriverà in esclusiva su PlayStation 5 in tutto il mondo.

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